Referendum Catalogna, e se il Barcellona andasse in Serie A o Premier League?

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La recente sfida tra Barcellona e Juventus in Champions League (fonte Getty)
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Quali effetti avrà nel mondo del calcio il referendum della Catalogna? Il ministro dello sport ha lanciato l'ipotesi di un traferimento del Barcellona nel campionato italiano o inglese. Soluzione che, al momento, appare fantasiosa ma che ha già scatenato le prime reazioni

Giorni caldi in Spagna, caratterizzati soprattutto dal referendum in Catalogna per l'indipendenza della regione dal resto della nazione. Non si parla d'altro, tra politica, scontri e ripercussioni anche sul mondo del calcio. La stessa partita Barcellona-Las Palmas è stata a rischio, con la volontà dei blaugrana di non scendere in campo e la successiva disputa della gara a porte chiuse per non perderla a tavolino con tanto di penalizzazione di tre punti in classifica. Ma non è finita. Perchè, chiaramente, se dovesse diventare uno stato indipendente, la Catalogna avrebbe tutto il diritto di costituire un movimento calcistico autonomo. E in quale campionato giocherebbe il Barcellona? Ragione vorrebbe che i blaugrana disputassero il nuovo campionato della Catalogna, per motivi geografici e politici. Ma l'allontanamento del Barça dalla Liga sarebbe una sconfitta per tutti. Per lo stesso club, che giocando in una lega inferiore avrebbe un danno in termini di visibilità ed introiti. Ma anche per la stessa Federazione spagnola, che perderebbe una delle squadre più importanti del campionato. Insomma, un danno per l'intero movimento. Paradossalmente anche per lo stesso Real Madrid, che avrebbe meno difficoltà dal punto di vista sportivo con l'eliminazione del principale avversario ma che ci rimetterebbe per la perdita di appeal della Liga. E c'è chi, addirittura, ha lanciato una nuova idea: "In caso di indipendenza dalla Spagna, le squadre catalane che giocano nella Liga - Barcellona, Espanyol, Girona - sarebbero chiamate a decidere dove giocare, se nel campionato spagnolo o all'estero, in Italia, in Francia o in Inghilterra", ha dichiarato ministro dello sport della Catalogna, Gerard Figueras. Soluzione a dir poco fantasiosa, difficilmente realizzabile.

De Biasi e Malagò: "Barcellona in Italia? Difficile una cosa del genere"

E riguardo la complicatissima ipotesi di un trasferimento del Barcellona in un'altra Federazione, sono già arrivate anche le prime reazioni. In primis da Gianni De Biasi, che in questi giorni sta vivendo l'intera situazione in Spagna. "E' difficile ipotizzare una cosa del genere, è chiaro che questo referendum probabilmente è stato visto da  Madrid in maniera diversa da quello che poi sono riusciti a  realizzare – ha dichiarato l'attuale allenatore dell'Alaves - Se ne è parlato in tutto il mondo e pare siano riuscite a votare tantissime persone. Non so cosa porti a livello del calcio, sarebbe una grandissima perdita, se Barcellona, Espanyol e Girona giocassero in un altro campionato". Queste, invece, le parole di Giovanni Malagò: "Il Barcellona potrebbe giocare in Italia come il Monaco in Francia? In questo momento c'è molto spazio alla   fantasia in tutti i settori, quello economico, monetario e anche  sportivo – ha detto il presidente del CONI - I contorni soprattutto nel nostro mondo non sono molto chiari. Mi fanno pensare le dichiarazioni di Piquè, una colonna della  nazionale spagnola, che ha detto che 'se non accettano quello che vogliamo fare, sono pronto a lasciare la Nazionale', deve far riflettere. Il Barcellona è la squadra più importante, però onestamente se ne sentono di queste storie in giro per il mondo e lasciano il tempo che trovano".