Referendum Catalogna, il Barcellona sciopera: niente allenamenti alla Ciudad Deportiva
LigaTramite una nota ufficiale, il Barcellona ha reso noto che nella giornata di martedì aderirà allo sciopero generale proclamato dalle organizzazioni indipendentiste in Catalogna, dopo gli episodi di violenza accaduti ai seggi
Una giornata traumatica ma al tempo stesso storica, ore frenetiche che hanno avuto un riflesso importante anche nel mondo dello sport. Il referendum in Catalogna ha generato una eco mondiale, portando al voto oltre 2 milioni di persone su poco più di 5, circa il 42% della popolazione catalana. File alle urne e scontri in piazza, dove la Guardia civil non ha esitato a fare uso della forza per calmare i cittadini più esagitati. Il sì, favorevole all'indipendenza, è passato in maniera abbastanza scontata con oltre il 90% dei consensi. Il No si è fermato al 7,8%, le schede bianche sono state 45.586 (2.03%), mentre i voti nulli 20.129, lo 0,89%. Secondo il portavoce del governo catalano Jordi Turull però la partecipazione al voto, 'in condizioni diverse', avrebbe potuto raggiungere 'almeno il 55%'. Favorevole all’indipendenza si è dimostrato essere anche il Barcellona che, dopo aver manifestato a più riprese la volontà di non scendere in campo nell’ultimo turno di Liga contro il Las Palmas, poi disputatosi a porte chiuse, ha deciso di compiere un altro passo pro-indipendenza.
Il comunicato del Barcellona
Mediante un comunicato ufficiale diramato sul proprio sito, il club blaugrana ha scelto di aderire allo sciopero generale di martedì proclamato dalle organizzazioni indipendentiste in Catalogna, dopo gli episodi di violenza accaduti ai seggi. Gli uffici della società rimarranno chiusi e non verranno svolti gli allenamenti da parte delle squadre delle varie discipline, calcio compreso. Una decisione questa presta dalla giunta direttiva societaria: "Nessuna delle nostre squadre professionistiche, né giovanili, si allenerà nella giornata di martedì alla Ciudad Deportiva" si legge nella nota del Barcellona. Inoltre, nella mattina di lunedì, i dipendenti della società blaugrana si sono fermati dalle 12:00 alle 12.15 per "condannare con forza l’uso della violenza per impedire l’esercizio del diritto democratico e la libera espressione dei suoi cittadini durante il referendum celebrato domenica in Catalogna".