Real in crisi, Ramos non molla: "Rimonta possibile. Piqué? Prima non ci parlavamo, ma ora..."
LigaCon il Barça a +8, il capitano del Real comunque ottimista per la rimonta: "Non sarebbe la prima volta che succede in Liga, il nostro obiettivo è ancora intatto". Sul rapporto con Pique: "Prima non esisteva, ma ora abbiamo messo da parte le cose inutili: andiamo piuttosto d'accordo"
I campioni di tutto sono in crisi. Il Real Madrid di Zidane in Liga sta faticando maledettamente: dopo il KO per 2-1 a Girona, quarto posto con soli 20 punti conquistati (dopo 11 partite, ndr), mai una partenza così dal 2012, ultimo anno in panchina di Mourinho. Il Barcellona è già a +8 in classifica e ai Blancos per recuperare serve ora una vera e propria impresa: “La sensazione attualmente è tutt’altro che piacevole - ha ammesso Sergio Ramos ai microfoni di OndaCero - Quando sei in un club come il Real non abituato a perdere molte partite. Fronteggiare un momento così non è facile, devi sempre rapportarti agli obiettivi che ti sei prefissato a inizio stagione, e tra questi c’è la Liga. Ora non possiamo più lasciare punti per strada”. Il difensore però è ottimista: “Il campionato è ancora molto lungo e aperto. A Madrid si muove tutto molto velocemente: non abbiamo tempo di rammaricarci o di gioire per le vittorie. Adesso vogliamo concentrarci sulla Champions League e poi ripartire per vincere la Liga: non sarebbe la prima volta che si recuperano otto punti alla prima in classifica”. Dal 2000 è successo infatti in due occasioni: nel 2002-2003 lo fecero proprio i Blancos ai danni della Real Sociedad, l’anno successivo il Valencia ai danni del Real.
"Il nostro sogno è ancora intatto"
Ramos ha poi continuato la sua analisi: “Dobbiamo capire gli errori che abbiamo commesso finora in modo che non accadano nuovamente: al Barcellona, con 8 punti di vantaggio, non manca molto per vincere, ogni sbaglio potrebbe costare il titolo”. Secondo il difensore nessun giocatore va colpevolizzato: “In questa situazione non esistono colpevoli - ha aggiunto - Quando si vince, vince il gruppo, quando si perte il discorso è lo stesso. Inutile puntare il dito: tutti possiamo fare di più e credo che con il Girona abbiamo mostrato di poter fare ottime cose, anche se poi siamo calati molto di intensità. Se nel primo tempo avessimo sfruttato meglio le occasioni ci sarebbe stata un’altra partita”. Per concludere, Ramos ha parlato del suo stato psicologico attuale: “Non sono uno che parla molto quando le cose vanno male, anche in casa. Preferisco rifugiarmi in me stesso, pensare: voglio trarre conclusioni facendo autocritica. Il nostro sogno è comunque ancora intatto”.
"Il rapporto con Piqué è migliorato"
In prima pagina, in Spagna, anche la questione dell’indipendenza catalana. E la sconfitta di Girona (in uno stadio pieno di stemmi catalani) può aver fatto male al Real anche in quel senso: “Non mi ha dato nessuna sensazione particolare - ha controbattuto il capitano dei Blancos - è come se andassi a Siviglia e vedessi una bandiera andalusa. Mi sono sentito spagnolo come altrove, nessun problema. Il processo di indipendenza? Non credo cambierà nulla, danneggia solo l’immagine della Spagna a livello mondiale. Non mi piace che succedano queste cose: uniti siamo più forti”. A OndaCero Ramos ha parlato anche del rapporto con Pique, in prima linea nella questione catalana: “Andiamo piuttosto d’accordo, soprattutto alla luce del nostro vecchio rapporto. Prima praticamente non parlavamo, ci siamo rispettati perchè giocavamo insieme in nazionale. Quando si cresce però si matura e si lasciano da parte le cose meno importanti: questo ha reso il nostro rapporto migliore, Gerard ha sempre avuto un comportamento esemplare”.