Real Madrid-Barça, al Bernabéu si decide (già) la Liga

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Domenico Motisi

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Il Clásico spagnolo, che quest’anno arriva a due giorni dal Natale, è già decisivo: nella capitale, i blaugrana arrivano con un vantaggio di 11 punti (e con una partita in più) ma Zidane e i suoi si presentano al top dopo la vittoria contro il Grêmio nel Mondiale per club. Nessun pasillo de honor, i catalani non si schiereranno all’entrata per applaudire i rivali campioni del mondo

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Sono i campioni di Spagna, d’Europa e del mondo ma se dovessero fallire l’appuntamento del Clásico consegnerebbero già a dicembre la Liga nelle mani degli eterni rivali. Il Real Madrid non ha alternative: ganar o ganar, vincere o vincere, per non farsi scucire dalla maglia uno dei tre titoli che colorano la prestigiosa camiseta blanca.

Chi mostrerà la maglia?

Li avevamo lasciati così: Leo Messi che mostra la sua maglia al pubblico del Bernabéu dopo il gol del 3-2 allo scadere nel match di Liga dello scorso 23 aprile. Una partita che sembrava poter riaprire il campionato finito comunque nella bacheca madrilena a fine. Cristiano Ronaldo, però, non aveva gradito il gesto dell’eterno rivale e risponde in Supercoppa di Spagna esibendo la sua numero 7 al Camp Nou. Adesso, ancora una volta, i due saranno quelli con tutti gli occhi del mondo addosso: l’argentino è attuale pichichi della Liga, ha firmato un rinnovo mostruoso da quasi 50 milioni a stagione e vuole chiudere già a Natale la questione campionato. CR7, invece, ha appena vinto il suo quinto Pallone d’oro, ha segnato il gol vittoria nella finale del Mondiale per club e ha chiesto a Florentino Pérez un aumento dell’ingaggio (pare voglia essere pagato più del numero 10 blaugrana). Dovesse risultare decisivo anche in questo Clásico, chissà che il suo presidente non lo accontenti da subito. 

Niente pasillo de honor

A proposito di CR7 e dei suoi desideri, uno che verrà certamente disatteso è quello di vedere Leo Messi e tutto il Barcellona schierarsi all’ingresso in campo per applaudire, formando il pasillo de honor (letteralmente: corridoio d’onore), i freschi campioni del mondo per club. Era già successo nel 1988 e nel 2008 quando catalani avevano reso omaggio ai madrileni che però, in quel caso, scendevano sul rettangolo verde da campioni di Spagna e non dopo aver vinto il Mondiale per club. Sarebbe proprio questo il motivo del mancato pasillo in quanto, ha spiegato Guillermo Amor (ex centrocampista della Fiorentina e attuale dirigente del Barça), “Non sono campioni avendo battuto noi, non c’è motivo di applaudirli”.

Il precedente di Inter-Milan

Niente omaggio ai campioni del mondo? Nessun rammarico. CR7 potrà farsene una ragione guardando il precedente di 10 anni fa. Esattamente il 23 dicembre, in occasione della 17ma giornata di Serie A, ci fu un memorabile pasillo de honor che i campioni d’Italia dell’Inter fecero ai campioni del mondo: il Milan. I rossoneri, infatti, erano reduci dalla vittoria per 4-2 contro il Boca Juniors e si presentavano al derby con il nuovo simbolo sulla maglia. In realtà, quello nerazzurro, fu un omaggio che non portò bene: la partita la vinsero proprio gli uomini di Mancini che con Julio Ricardo Cruz ed Esteban Cambiasso ribaltarono l’1-0 iniziale di Andrea Pirlo. Inter che vincerà anche lo Scudetto a fine stagione, mentre il Milan non solleva un trofeo internazionale proprio da quel pasillo de honor. “Mi piacerebbe che il Barcellona ci applaudisse al Bernabéu”, aveva detto il neo Pallone d’oro portoghese. Non succederà e forse, per il Real Madrid, sarà meglio così.