Stroncato da un infarto mentre passeggiava nelle vicinanze di casa a Gijon, l'ex attaccante è diventato famoso negli anni 80 per aver giocato nei blaugrana insieme a Diego Armando Maradona. Per cinque volte Pichichi della Liga, è l'ottavo marcatore della storia del campionato spagnolo
Il calcio spagnolo piange la perdita di Enrique Castro, calcisticamente conosciuto come Quini. Attaccante di spicco degli anni '70 e '80, e' stato stroncato da un infarto che lo ha colpito mentre passeggiava nelle vicinanze di casa a Gijon, citta' di quello Sporting di cui Quini e' stato l'autentica 'bandiera', prima di passare al Barcellona. Aveva 68 anni e nello Sporting svolgeva ora un ruolo dirigenziale. Nel 2008 era guarito da un cancro alla gola. Per dodici anni, dal 1968 al 1980, aveva giocato a Gijon per poi passare al Barcellona per quattro stagioni. Proprio durante l'esperienza in 'blaugrana', a marzo del 1981, era stato rapito da guerriglieri dell'Eta nelle ore successive a una partita in cui aveva segnato una tripletta. Quini era rimasto prigioniero per tre settimane, fin quando venne ritrovato nei pressi di Saragozza e liberato al termine di una operazione spettacolare da parte della polizia spagnola. Nel 1984 era tornato allo Sporting, dove aveva chiuso la carriera nel 1987. Con la sua nazionale aveva giocato per 35 volte, segnando 8 gol e partecipando ai Mondiali del 1978 e del 1982 e agli Europei del 1980. Fra i trofei conquistati a livello di club ci sono una Coppa delle Coppe, due Coppe del Re e una Supercoppa. È l'ottavo cannoniere di tutti i tempi della Liga, con 219 'centri'. Cinque i titoli di 'Pichichi' ottenuti nella massima serie, due nella 'Segunda Division'