Roma, Monchi spiega l'addio: "Io volevo andare a sinistra e Pallotta a destra"

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L'ex direttore sportivo della Roma è stato presentato dal Siviglia dove rivestirà lo stesso incarico. Monchi ha spiegato i motivi dell'addio ai giallorossi: "L'idea della società non combaciava con la mia, era inutile proseguire. Non sentirete mai una mia parola negativa nei confronti della Roma. Ho vissuto un'esperienza bellissima. Il Circo Massimo? Era una battuta in risposta a un tifoso"

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Torna subito al lavoro Monchi. Dopo aver detto addio alla Roma dopo l'esonero di Eusebio Di Francesco, l'ex giallorosso è stato presentato alla stampa dal Siviglia come nuovo direttore sportivo: "Sono tornato perché il progetto che mi ha presentato il presidente era più convincente di quello di altri club con nomi anche più prestigiosi - Ero siviglista a Roma ma lavoravo 24 ore al giorno per la Roma, ora lo farò per il Siviglia".

Inevitabile parlare della sua esperienza di quasi due anni trascorsa nella Capitale: "I due anni che ho vissuto a Roma non li cambio. Firmerei nuovamente quel contratto, ho commesso qualche errore perché non conoscevo il club ma non mi pento assolutamente di essere andato alla Roma che mi ha fatto crescere professionalmente e personalmente". Sui motivi dell'addio: "Sono andato via per una ragione semplice - ha spiegato Monchi - Ho capito che l'idea della proprietà era diversa dalla mia. Per il presidente era meglio andare a destra per me a sinistra, inutile continuare così. E non c'entra chi avesse ragione o meno. Io posso solo parlare bene di Pallotta e di tutti quelli che mi hanno portato a Roma. Non ascolterete mai una parola mia contro la Roma. Abbiamo capito che la strada era diversa e abbiamo deciso di non proseguire insieme, tutto qui".

Ed ancora sulla crescita personale e professionale avuta alla Roma: "L'esperienza di lavorare fuori da casa mia, con un contorno molto esigente e caldo, credo ti fa essere ancor più professionista e attento, continuo con il dire che la mia esperienza professionale è stata bellissima. Quest'anno i risultati non sono arrivati ma il primo anno è stato bellissimo. Lavorare in una società così importante come la Roma mi ha fatto crescere molto".

Quanto all'invito ai tifosi pronunciato in estate ("Ci vediamo al Circo Massimo"), Monchi risponde: "Quella non può essere considerata una mia dichiarazione istituzionale, ma era una battuta con cui avevo risposto a un tifoso".