Liga, Atletico Madrid campione: le lacrime di Suarez al fischio finale. VIDEO

Liga

L'attaccante uruguaiano ha segnato il gol decisivo contro il Valladolid (il ventunesimo del suo campionato) e al fischio finale si è lasciato andare a un pianto liberatorio. Suarez si è poi sfogato verso chi lo ha lasciato andare via in estate: "A Barcellona mi hanno sottovalutato. Mi sono sentito sminuito e per questo oggi sono ancora più felice"

TUTTI I VERDETTI DELLA LIGA

Un'ultima giornata di campionato dalle mille emozioni, esattamente come lo è stata tutta questa Liga. I ribaltamenti di fronte sia durante la propria sfida contro il Valladolid che in quella del Real Madrid contro il Villarreal non hanno permesso all'Atletico Madrid di vivere un pomeriggio tranquillo nemmeno oggi e così al fischio finale, i Campioni di Spagna non sono riusciti a trattenere le emozioni. Tra di loro anche Luis Suarez, autore del gol decisivo nel successo per 2-1 sul Valladolid, che al termine del match si è lasciato andare a un pianto di gioia in mezzo al campo. Il tutto mentre i propri compagni portavano in trionfo il Cholo Simeone, che ha portato a casa il secondo campionato spagnolo della sua carriera dopo quello del 2014, l'undicesimo nella storia del club madrileno.

La stagione di Suarez

La rete segnata al minuto 67 di Real Valladolid-Atletico Madrid, che ha di fatto sancito il titolo di Campione di Spagna, è stata la ventunesima del campionato di Luis Suarez. Il primo di questa nuova avventura dell'attaccante uruguaiano, che l'estate scorsa ha lasciato il Barcellona dopo sei stagioni. Un'estate travagliata tra la separazione burrascosa con il club blaugrana e il caso dell'esame di italiano sostenuto all'Università di Perugia che lo ha visto coinvolto, prima che a parlare tornasse a essere soltanto il campo. E come sempre a suon di gol, visto che Suarez ha raggiunto la quota di almeno 20 gol in tutte le competizione per la nona stagione consecutiva. 21 reti che sono valsi ben 21 punti ai Colchoneros e che gli hanno permesso di superare quota 20 in Liga per la quinta volta negli ultimi sei campionati (soltanto lo scorso anno a Barcellona si era fermato "soltanto" a 16). E adesso questo successo che suona anche come una rivincita verso la sua ex squadra, che a questo punto si può dire che lo abbia lasciato andare via in maniera troppo frettolosa. 

atletico_festa_4

approfondimento

Atletico campione, beffa Real: tutti i verdetti

"A Barcellona mi hanno sottovalutato, mi sono sentito sminuito"

E il suo primo pensiero, intervistato da Dazn non appena conquistato il titolo, è andato proprio alla sua ex squadra: "Una stagione straordinaria. Ci hanno sottovalutato. Come hanno sottovalutato me a Barcellona. Mi sono sentito sminuito, ma anche motivato perché volevo dimostrare di essere ancora ad alti livelli. Sono grato all'Atletico Madrid per avermi dato questa possibilità. Hanno creduto in me, come mia moglie e ai miei figli per avermi dato fiducia. Quando sono arrivato sapevo che c'era solo da lavorare molto. E sodo. Mi sono rimesso in gioco. Mi sono sempre impegnato tanto, ma questo credo sia stato l'anno più difficile, abbiamo vinto e sono felice. Questo titolo ha un sapore diverso perché mi hanno sottovalutato. Ecco perché sono ancora più felice dopo questo successo. Messi? Credo che sarà comunque contento. Siamo amici, e l'amicizia resta".

aguero_messi_getty

leggi anche

Kun e il Barça più vicini: mossa per tenere Messi

Festeggiamenti "in famiglia" per Simeone

Al fischio finale, Diego Simeone si è collegato attraverso il proprio cellulare con i figli, che tutti insieme hanno celebrato il titolo appena conquistato dal papà. Gianluca (attaccante dell'Ibiza) e Giuliano (anche lui attaccante, ma nel settore giovanile dell'Atletico Madrid) indossavano la maglia del club spagnolo appena laureatosi campione, mentre curiosamente Giovanni compare con indosso la divisa del Cagliari, visto che di lì a pochi minuti sarebbe stato impegnato nella sfida di campionato contro il Genoa. Un modo per sentirsi uniti anche a distanza e per festeggiare un successo così importante.

Celebrazioni anche all'esterno dello stadio

Dopo oltre un'ora di festeggiamenti all'interno dello Stadio Josè Zorrilla di Valladolid, alcuni giocatori dell'Atletico Madrid si sono recati al di fuori dell'impianto per celebrare il titolo appena conquistato insieme ad alcuni tifosi che hanno seguito la squadra in trasferta. Abbracci che in alcuni momenti sono andati anche oltre il consentito, con le forze dell'ordine che sono dovute intervenire per dividere Saul da alcuni tifosi troppo invadenti e per far rispettare le norme anti Covid-19, che hanno portato a una dispersione dell'assembramento che si era creato tra i tifosi dell'Atletico. Bello anche il gesto di Yannick Carrasco, che è uscito dallo stadio per regalare una maglietta a un tifoso, rimasto leggermente ferito durante i festeggiamenti.