Barcellona, Xavi: "Momento difficile, daremo l'anima per tornare il miglior club al mondo"

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Quanto entusiasmo al Camp Nou per la presentazione della leggenda blaugrana alla sua nuova avventura da allenatore: "Siamo il Barça e dovremo farlo capire a tutti i giocatori. Messi? Mi ha augurato buona fortuna. È il più grande giocatore nella storia del club, ma ormai è il passato". E svela un retroscena: "Sono stato contattato altre due volte, ma questo era il momento giusto. Mi hanno offerto anche la panchina del Brasile..."

Dopo l'esonero di Ronald Koeman e il breve interregno di Sergi Barjuan, nella giornata di lunedì è iniziata ufficialmente l'avventura di Xavi come nuovo allenatore del Barcellona. L'ex leggenda del club blaugrana è ritornata a casa ed è stata presentata al Camp Nou, alla presenza anche del presidente Joan Laporta. Queste le prime parole di Xavi: "Sono molto emozionato per come mi hanno accolto i tifosi. Ho voglia di iniziare. Torno a casa in un momento difficile, sia sul piano economico che quello sportivo, ma la voglia e l'ambizione devono farci risalire. Voglio trasmettere positività: noi siamo il Barça e dobbiamo cercare di essere il miglior club del mondo. Dobbiamo moltiplicare gli sforzi per 10, ci vogliono lavoro e rispetto".

"Essere paragonato a Guardiola è già un successo"

Xavi ha proseguito, parlando del paragone che gli viene fatto con Guardiola: "Dobbiamo lavorare sodo fin da domani, bisogna far capire ai giocatori che siamo il Barça. I tifosi mi ha fatto venire la pelle d'oca. Essere paragonato a Guardiola è già un successo, per tutto quello che ha dato al calcio e al Barça. Per me è il miglior allenatore del mondo e qualsiasi confronto adesso non va bene. Saranno i risultati a dire se faremo bene o meno, per me è comunque un successo essere paragonato a lui".

"Ho parlato con Messi, ma ormai fa parte del passato"

Inevitabile non parlare di Leo Messi, che ha avuto un contatto in questi giorni proprio con Xavi: "Mi hanno scritto tutti, da Eto'o a Ronaldinho fino a Messi. Mi ha mandato un messaggio e mi ha augurato buona fortuna. Abbiamo scherzato, gli auguro il meglio; è il miglior giocatore della storia di questa società, ma ormai è andato. Abbiamo altri giocatori e dobbiamo lavorare con loro".

"Progetto a medio-lungo termine, dovremo dare l'anima"

Spazio anche alla ricetta che ha in mente Xavi per guarire i mali del Barcellona: "Voglio aiutare i giocatori, essere al Barça non è facile e da fuori ho notato giocatori troppo sotto pressione. Lavoreremo con loro per aiutarli a livello personale e professionale. Si tratta di aiutarli e fare squadra. Con la testa stiamo già pensando al derby contro l'Espanyol, lo prepareremo per vincerlo e poi penseremo al resto. Dobbiamo lavorare molto per ottenere risultati. È un progetto a medio-lungo termine. Vogliamo essere intensi, aggressivi, recuperare palla nella metà campo avversaria. Una squadra che lascia in campo l'anima".

"In passato ho detto no due volte al Barça e al Brasile"

Infine, il nuovo allenatore del Barcellona ha svelato di essere già stato contattato in alcune occasioni per sedersi su quella panchina, ma di aver sempre voluto aspettare il momento giusto: "Il Barcellona mi ha contattato due volte. La prima a gennaio, ma sentivo di non essere pronto, volevo più margine. Poi in estate, ma c'erano state le elezioni in mezzo e c'era molta incertezza, non era il momento. Alla fine mi ha chiamato Joan, che per me è il miglior presidente della storia del Barça. So che guarda al futuro, ecco perché questo è il momento giusto. Mi hanno offerto anche la panchina del Brasile. Prima come vice di Tite e poi per sostituirlo dopo il Mondiale, ma la mia idea era di venire al Barcellona".