Barcellona, Laporta: "Caso Negreira? Non c'è reato, vittime di linciaggio pubblico"

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Il presidente blaugrana passa all'attacco sul caso Negreira: "Da due mesi siamo vittima di una campagna diffamatoria, con un liciaggio pubblico senza processo. Non c'è reato di corruzione sportiva, vogliono distruggere uno dei simboli della Catalogna". Poi l'attacco al Real Madrid: "Storicamente favoriti dagli arbitri, speriamo che questo processo li smascheri"

Il Barcellona passa all'attacco sul "caso Negreira", la vicenda che coinvolge l'ex vicepresidente del comitato tecnico degli arbitri spagnoli José Maria Enriquez Negreira, per dei pagamenti ricevuti dal club blaugrana tra il 2001 e il 2018. "Il caso Negreira non è un reato di corruzione sportiva, vogliono distruggere uno degli emblemi della Catalogna come il Barcellona" ha accusato il presidente blaugrana Joan Laporta, intervenuto in conferenza stampa al Camp Nou per parlare della vicenda. Come spiegato dal n. 1 del club, il Barça ha commissionato alla propria area Compliance un indagine interna in merito, effettuata da una società esterna. Secondo il rapporto preliminare, "non sono state individuate condotte aventi rilevanza penale riconducibili al reato di corruzione sportiva" e le prestazioni fornite da Negreira sono "servizi di consulenza sportiva con evidenza dell'erogazione di tali servizi, della loro approvazione e valutazione".

"Stiamo subendo una campagna diffamatoria"

Nella sua lunga introduzione di 35 minuti, Laporta si è soffermato sulle accuse lanciate nei confronti del Barcellona e la "campagna diffamatoria" delle ultime settimane: "Il Barcellona sta subendo da due mesi una campagna diffamatoria che non ha nulla a che vedere con la realtà. Nella nostra storia siamo un modello di sport, vinciamo grazie all'impegno e al talento. Ci piace vincere giocando correttamente, senza l'aiuto degli arbitri. Ho già detto quando è uscito il "caso Negreira" che non fosse una coincidenza. Adesso ho più informazioni e posso confermare che il Barcellona non ha mai effettuato qualsiasi atto il cui scopo o intenzione fosse quello di alterare la competizione per avere un vantaggio sportivo. Viviamo in uno stato di diritto con il principio della presunzione di innocenza che il Barcellona non ha avuto, con un linciaggio pubblico senza processo. Ci hanno incolpato prima di giudicarci". 

"Real Madrid storicamente favorito dagli arbitri"

Attacco frontale da parte di Laporta soprattutto nei confronti del Real Madrid che, nel procedimento giudiziario relativo al caso Negreira avviato dalla Procura di Barcellona, si è costituito parte lesa: "Tutti sanno che il Real Madrid è un club storicamente favorito dagli errori arbitrali, il club del regime. Per sette decenni i presidenti degli arbitri sono stati ex membri del Madrid, ex giocatori o ex dirigenti. A volte, tutti contemporaneamente. Che questo club appaia nel periodo migliore del nostro club non mi sorprende. Speriamo che questo processo li smascheri".

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  • In base ai fatti accertati, non sono state individuate condotte aventi rilevanza penale riconducibili al reato di corruzione sportiva, né vi sono indicazioni che pregiudichino il fair play della competizione, né sono forniti criteri per studiare le modalità criminose legate alla corruzione;
  • Per quanto riguarda i servizi forniti dalle società e dai soggetti indagati, si tratta di servizi di consulenza sportiva (scouting e consulenza arbitrale) diffusi nel settore dello sport professionistico;
  • Vi è evidenza dell'erogazione dei servizi, della loro approvazione e valutazione secondo criteri in ambito sportivo. Esiste la documentazione ufficiale di fatture e pagamenti, previa approvazione documentata e ricevuta del beneficio;
  • L'importo delle fatture è variabile in funzione del numero di gare analizzate. Il corrispettivo poteva essere pattuito annualmente e fatturato mensilmente con variazioni dovute a servizi aggiuntivi quali competizioni internazionali;
  • Documentazione acquisita: 629 verbali tecnici arbitrali + 43 cd + 4 verbali vari. E ovviamente manca la vecchia documentazione fisica, poiché di solito viene distrutta dopo 5 anni di conservazione.