Voro, professione traghettatore del Valencia: chiamato in corsa per l'8^ volta
Dopo la rescissione tra Gattuso e il Valencia, il club per centrare la salvezza ha deciso di andare sull'usato sicuro, affidando ancora la panchina a Salvador Gonzalez Marco, meglio noto come Voro. Già giocatore del Valencia, la sua carriera da allenatore ha vissuto solo a fasi alterne al Mestalla. La settimana scorsa si è aperta la sua ottava parentesi da tecnico ad interim. Il suo ruolo nel club però, come specificato dal diretto interessato in conferenza stampa, sarebbe il "Director de Organización"
- Che storia di fedeltà, quella di Salvador Gonzalez Marco, detto Voro. Una vita al servizio del Valencia, prima come giocatore, poi allenatore della squadra B e per otto volte in quindici anni della prima squadra. Dopo la rescissione con Gattuso, la dirigenza del club si è affidata ancora a lui per condurre la barca in salvo
- Una soluzione adoperata spesso con chi, nell'ultima ed ennesima conferenza di presentazione, si è definito semplicemente un "Director de Organización", una sorta di team manager. Ora però, riannodiamo il filo
- Ronald Koeman subentra a novembre, ma viene esonerato ad aprile. Per la prima volta viene chiamato Voro, a quel tempo in società come delegato di partita. Era ancora il Valencia di Canizares, dei tre David, Albelda, Silva e Villa. Conquista una difficile salvezza in quattro incontri, ma non viene confermato
- Tra l'esonero di Mauricio Pellegrino e l'ingaggio immediato di Ernesto Valverde, c'è lo spazio per una panchina vacante in Champions League. Lo occupa di nuovo Voro, che vince e torna sereno alle sue funzioni. Veni, vidi, vici
- Nel 2015, dopo l'esonero di Nuno Espirito Santo, tocca di nuovo a lui. Appena due match tra novembre e dicembre prima di lasciare il posto a Gary Neville. Col senno del poi, sarebbe stato decisamente meglio puntare su di lui
- Passano pochi mesi però e c'è di nuovo bisogno di lui. Nemmeno Pako Ayestaran resiste sulla panchina bollente del Mestalla. Varo dirige la squadra per tre partite a settembre e poi lascia spazio a un esperto tecnico italiano...
- Cesare Prandelli è in cerca di riscatto dopo il Mondiale 2014 con l'Italia e l'esperienza al Galatasaray. Non lo trova a Valencia, mentre a trovare un altro incarico è Voro, che assume la guida della squadra col nuovo anno e la mantiene fino al termine della stagione. Conduce la barca in porto e poi è pronto a un nuovo addio, anzi, a un arrivederci
- Passa qualche anno prima che ci sia ancora bisogno dei suoi servigi. In piena estate post lockdown, Albert Celades, già subentrato a Marcelino a settembre, abdica in favore del gran ritorno di Voro
- La panchina del Mestalla è però un luogo che non trova pace. Nemmeno Javi Gracia resiste per un anno intero. La dura legge del Voro ha ancora la meglio e così a maggio, per le ultime quattro partite, torna a sedersi l'abitudinario proprietario del seggiolino da tecnico
- L'ultimo subentro è storia recente. In seguito alla rescissione tra Gennaro Gattuso e il Valencia, Voro è di nuovo l'ancora di salvataggio della società, come a suo tempo Davide Ballardini per il Genoa di Preziosi o Beppe Iachini per il Palermo di Zamparini
- Non è ancora certo se guiderà la squadra fino al termine dell'anno con l'obiettivo di salvarla, o se nel frattempo verrà contatto qualcun altro per tentare l'impresa. Lui, in ogni caso, tornerà tranquillamente al suo posto come sempre. Bisognerà solo dirgli quando