Pelé, Ronaldo, Felipe Massa: i brasiliani bocciano Dunga

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La "Perla Nera" non condivide le scelte di Dunga: lui avrebbe portato Dinho al Mondiale
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Pioggia di critiche sul ct della Seleçao, accusato di non aver puntato su giovani talenti come Neymar e Ganso. Il tecnico replica: "Non hanno l'esperienza necessaria". Intanto il Flamengo si preoccupa per Adriano: "Rischia di cadere ancora in depressione"

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"Le convocazioni? Dunga si è mosso bene, da vero comandante, perché non ha ceduto alle pressioni". Incassato il "via libera", e gli elogi, del Presidente della Repubblica Lula, da sempre attento alle vicende del calcio, l'ex mediano della Fiorentina ora ct del Brasile comincia l'avventura mondiale.
Ha dovuto prendere decisioni impopolari, come quelle di lasciare a casa Ronaldinho e i due giovanissimi fenomeni del Santos Neymar e Paulo Henrique Ganso, e ha dato il benservito ad Adriano, per il quale, fanno sapere dal Flamengo, c'è adesso il rischio concreto di ricadere nel buco nero della depressione, "quella che in Italia non hanno saputo curare", come scrive oggi il quotidiano 'O Globo'. "Ora Adriano deve impedire che la tristezza faccia diminuire il suo rendimento - ha sottolineato lo psicologo del club carioca Paulo Ribeiro -. Deve uscire fortificato da questa esperienza e fare in modo che sia solo una tappa della sua vita".

Intanto Dunga tira dritto per la sua strada, "del resto la lista dei 23 l'avevo in testa già da sette giorni", convinto che per costruire un Brasile vincente sia fondamentale "la gioia di indossare la casacca verdeoro e l'impegno di dare tutto per la Seleçao". Dunga si è sempre regolato in base a questa convinzione: "Maglietta verde e sotto di essa una maglietta gialla - scrive sempre 'O Globo': Dunga ha deciso di mostrarsi coerente con i sentimenti di patriottismo che ha sempre chiesto a tutti nella nazionale".
Ma il tecnico, intervenuto come ospite d'onore nel telegiornale di Tv Globo, ha anche sottolineato che "in un Mondiale conta molto anche l'esperienza, per questo ho deciso di non chiamare ragazzi come Neymar e Ganso, che sono molto bravi ma ancora privi di questo fattore fondamentale. In passato chi è andato troppo presto a giocare una Coppa del Mondo non ha fatto bene".

Non la pensa così Ronaldo, che Neymar e Ganso li avrebbe chiamati, "perché cosa vuol dire che hanno 18 anni? Li aveva Pelé in Svezia ed io negli Usa, e sapete com'è andata a finire... Se uno è bravo e merita, deve andare comunque".
Un rimprovero anche da 'O Rei Pelé, perché lui Ronaldinho lo avrebbe portato.
Contro il tecnico anche il ferrarista Felipe Massa: "Sono deluso - ha spiegato - e credo che sia così anche per la maggioranza dei brasiliani. Neymar, Ganso e Ronaldinho dovevano esserci. I mondiali sono i mondiali e bisogna portare il meglio".


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