Il ct della nazionale americana è al suo primo Mondiale e già sorprende per la lista dei preconvocati: dentro l'attaccante del Los Angeles Galaxy e il giocatore del Puebla. Sfuma, invece, il sogno di Davies, grande assente dopo l'incidente
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È il primo mondiale per Bob Bradley, l’allenatore della nazionale americana che ha ereditato la panchina da Bruce Arena. Dopo il deludente Mondiale del 2006, infatti, la federazione americana si è ritrovata a dover sostituire il ct e la scelta è caduta proprio sul padre di Michael Bradley, colonna della nazionale a “stelle e strisce” e campione del Borussia Moenchengladbach.
Bradley ha già ricambiato la fiducia della federazione con la conquista della Gold Cup nel 2007, un ottimo secondo posto nella Confederations Cup dello scorso anno e una qualificazione tranquilla ai Mondiali. Fra i trenta calciatori preconvocati, il commissario tecnico ha incluso il centrocampista DaMarcus Beasley, uno dei veterani della nazionale Usa, nonostante abbia perso il posto da titolare nei Glasgow Rangers, e il milanista Oguchi Onyewu, fermo dall'ottobre 2009 a causa di un grave infortunio al tendine rotuleo del ginocchio sinistro. Due le sorprese nella lista di Bradley: gli attaccanti Edson Buddle (Los Angeles Galaxy, capocannoniere della Msl con 9 reti) ed Herculez Gomez, che gioca in Messico con il Puebla. Il grande assente è Charlie Davies, 23 anni, attaccante del Sochaux, gravemente ferito in un incidente d'auto a Washington lo scorso 13 ottobre.
La nazionale americana scenderà in campo con una maglia bianca ispirata a quella che gli yankess vestirono ai Mondiali brasiliani del 1950. In quell'occasione la nazionale USA sconfisse l’Inghilterra 1 a 0, in quella che è considerata ancora oggi uno dei risultati più sorprendenti della storia dei Mondiali.
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È il primo mondiale per Bob Bradley, l’allenatore della nazionale americana che ha ereditato la panchina da Bruce Arena. Dopo il deludente Mondiale del 2006, infatti, la federazione americana si è ritrovata a dover sostituire il ct e la scelta è caduta proprio sul padre di Michael Bradley, colonna della nazionale a “stelle e strisce” e campione del Borussia Moenchengladbach.
Bradley ha già ricambiato la fiducia della federazione con la conquista della Gold Cup nel 2007, un ottimo secondo posto nella Confederations Cup dello scorso anno e una qualificazione tranquilla ai Mondiali. Fra i trenta calciatori preconvocati, il commissario tecnico ha incluso il centrocampista DaMarcus Beasley, uno dei veterani della nazionale Usa, nonostante abbia perso il posto da titolare nei Glasgow Rangers, e il milanista Oguchi Onyewu, fermo dall'ottobre 2009 a causa di un grave infortunio al tendine rotuleo del ginocchio sinistro. Due le sorprese nella lista di Bradley: gli attaccanti Edson Buddle (Los Angeles Galaxy, capocannoniere della Msl con 9 reti) ed Herculez Gomez, che gioca in Messico con il Puebla. Il grande assente è Charlie Davies, 23 anni, attaccante del Sochaux, gravemente ferito in un incidente d'auto a Washington lo scorso 13 ottobre.
La nazionale americana scenderà in campo con una maglia bianca ispirata a quella che gli yankess vestirono ai Mondiali brasiliani del 1950. In quell'occasione la nazionale USA sconfisse l’Inghilterra 1 a 0, in quella che è considerata ancora oggi uno dei risultati più sorprendenti della storia dei Mondiali.