Mondiali, sventato a Baghdad un attentato di al Qaeda
MondialiArrestato in Iraq un alto esponente di Al Qaeda che, in contatto con il numero due dell'organizzazione Ayman al Zawhari, stava pianificando un attentato in Sudafrica. Danimarca e Olanda nel mirino. GUARDA L'ALBUM MONDIALE
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Le forze di sicurezza irachene hanno annunciato oggi di avere sventato un nuovo presunto complotto contro i prossimi Mondiali di calcio: a Baghdad è stato arrestato un alto esponente di Al Qaeda, un saudita, che, in contatto con il numero due dell'organizzazione, Ayman al Zawhari, a quanto sembra stava pianificando un attentato in Sudafrica in coincidenza con il grande evento sportivo del mese prossimo.
Si tratta di un ex sottotenente dell'esercito saudita di 31 anni di nome Abdullah al-Qahtani, noto con il nome di battaglia di "Sinan al Saudi" (che significa "Freccia saudita"), già catturato dalle forze Usa nel 2007 ma poi rilasciato nel 2009 e quindi riarrestato dalle forze irachene, ha detto il portavoce delle operazioni di sicurezza a Baghdad, generale Qassim Atta. Era "a capo della sicurezza" di Al Qaeda nella capitale irachena e ha preso parte a numerosi attentati ad edifici istituzionali e alberghi e a rapine in varie zone della città, nonché ad edifici religiosi sciiti a Najaf e Kerbala, ha detto il generale Atta. Non sono stati forniti particolari sul piano che avrebbe dovuto scattare in occasione della kermesse calcistica in programma dall'11 giugno all'11 luglio. Un portavoce della polizia sudafricana ha fatto comunque sapere da Johannesburg che cercherà di avere chiarimenti. Successivamente all'arresto, in un'intervista rilasciata alla Ap tramite i servizi di sicurezza iracheni, Abdullah al-Qahtani ha ammesso l'intenzione di volere colpire le nazionali di Danimarca, per vendicare le recenti vignette di insulti al profeta Maometto, e Olanda.
La settimana scorsa il capo della polizia sudafricana, Beki Cele, aveva detto di non essere al corrente di un pericolo attentati. Lo scorso febbraio, tuttavia, il braccio armato di Al Qaeda in Nord Africa, l'Aqmi, aveva diffuso un comunicato in cui prometteva di colpire i Mondiali e in particolare le nazionali di Usa, Gran Bretagna, Italia, Francia e Germania perché parte "della campagna sionista-crociata contro l'Islam". I servizi di vari paesi occidentali avevano sdrammatizzato affermando che si trattava più di un atto di propaganda che di un pericolo reale. Gli 007, tuttavia, invitavano a non abbassare la guardia, soprattutto in cosiderazione dell'impatto mediatico che garantirebbe una grande vetrina internazionale come quella di Sudafrica 2010.
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Le forze di sicurezza irachene hanno annunciato oggi di avere sventato un nuovo presunto complotto contro i prossimi Mondiali di calcio: a Baghdad è stato arrestato un alto esponente di Al Qaeda, un saudita, che, in contatto con il numero due dell'organizzazione, Ayman al Zawhari, a quanto sembra stava pianificando un attentato in Sudafrica in coincidenza con il grande evento sportivo del mese prossimo.
Si tratta di un ex sottotenente dell'esercito saudita di 31 anni di nome Abdullah al-Qahtani, noto con il nome di battaglia di "Sinan al Saudi" (che significa "Freccia saudita"), già catturato dalle forze Usa nel 2007 ma poi rilasciato nel 2009 e quindi riarrestato dalle forze irachene, ha detto il portavoce delle operazioni di sicurezza a Baghdad, generale Qassim Atta. Era "a capo della sicurezza" di Al Qaeda nella capitale irachena e ha preso parte a numerosi attentati ad edifici istituzionali e alberghi e a rapine in varie zone della città, nonché ad edifici religiosi sciiti a Najaf e Kerbala, ha detto il generale Atta. Non sono stati forniti particolari sul piano che avrebbe dovuto scattare in occasione della kermesse calcistica in programma dall'11 giugno all'11 luglio. Un portavoce della polizia sudafricana ha fatto comunque sapere da Johannesburg che cercherà di avere chiarimenti. Successivamente all'arresto, in un'intervista rilasciata alla Ap tramite i servizi di sicurezza iracheni, Abdullah al-Qahtani ha ammesso l'intenzione di volere colpire le nazionali di Danimarca, per vendicare le recenti vignette di insulti al profeta Maometto, e Olanda.
La settimana scorsa il capo della polizia sudafricana, Beki Cele, aveva detto di non essere al corrente di un pericolo attentati. Lo scorso febbraio, tuttavia, il braccio armato di Al Qaeda in Nord Africa, l'Aqmi, aveva diffuso un comunicato in cui prometteva di colpire i Mondiali e in particolare le nazionali di Usa, Gran Bretagna, Italia, Francia e Germania perché parte "della campagna sionista-crociata contro l'Islam". I servizi di vari paesi occidentali avevano sdrammatizzato affermando che si trattava più di un atto di propaganda che di un pericolo reale. Gli 007, tuttavia, invitavano a non abbassare la guardia, soprattutto in cosiderazione dell'impatto mediatico che garantirebbe una grande vetrina internazionale come quella di Sudafrica 2010.