Sudafrica, a Nelspruit c'è uno stadio con tutta la savana
MondialiL'impianto che ospiterà Italia-Nuova Zelanda è il più originale dei Mondiali: i pilastri di sostegno hanno la forma della giraffa, le rampe di accesso rimandano al serpente. E la colorazione dei seggiolini sembra il manto di una zebra. GUARDA IL VIDEO
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Giraffe, serpenti e zebre, per uno stadio che in fondo è il simbolo di un intero continente: l’impianto più originale e curioso del Mondiale si trova a Nelspruit, ed è senza dubbio il più ”africano” di tutti. Lo stadio Mbobela, che prende il nome dal nuovo nome con cui è stata ribattezzata la città di Nelspruit, ospiterà quattro partite dei gironi del Campionato del Mondo, compresa la sfida fra Italia e Nuova Zelanda del 20 giugno (le altre gare saranno Honduras-Cile, Australia-Serbia e Corea del Nord-Costa d’Avorio) ma, anche se non vivrà l’emozione delle gare ad eliminazione diretta, resterà senza dubbio nelle menti degli appassionati come uno degli stadi più singolari dell’intero pianeta.
Lo stadio Mbobela, costruito ex novo proprio in occasione dei Mondiali, è interamente dedicato alla savana e alla fauna che la popola. Gli elementi architettonici rimandano infatti ad alcuni degli animali più rappresentativi della zona sub-equatoriale e al loro stretto rapporto con il territorio, nel primo Mondiale ospitato dal continente: i diciotto pilastri arancioni che sostengono le tribune e la copertura hanno la forma stilizzata della giraffa (sono chiaramente visibili gambe, collo, muso e orecchie) e disegnano la skyline dello stadio, dotato all’interno di lunghe e sinuose rampe d’accesso alle tribune colorate di verde che stanno a rappresentare il serpente. Ma non è finita qui, perché sempre all’interno dell’impianto è visibile un altro particolare molto suggestivo: a ridosso del campo e sino al punto più alto dell’impianto, la colorazione bianca e nera dei seggiolini è un chiaro rimando al manto della zebra. Uno stadio, quello di Nelspruit, in cui si respira l’Africa.
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Giraffe, serpenti e zebre, per uno stadio che in fondo è il simbolo di un intero continente: l’impianto più originale e curioso del Mondiale si trova a Nelspruit, ed è senza dubbio il più ”africano” di tutti. Lo stadio Mbobela, che prende il nome dal nuovo nome con cui è stata ribattezzata la città di Nelspruit, ospiterà quattro partite dei gironi del Campionato del Mondo, compresa la sfida fra Italia e Nuova Zelanda del 20 giugno (le altre gare saranno Honduras-Cile, Australia-Serbia e Corea del Nord-Costa d’Avorio) ma, anche se non vivrà l’emozione delle gare ad eliminazione diretta, resterà senza dubbio nelle menti degli appassionati come uno degli stadi più singolari dell’intero pianeta.
Lo stadio Mbobela, costruito ex novo proprio in occasione dei Mondiali, è interamente dedicato alla savana e alla fauna che la popola. Gli elementi architettonici rimandano infatti ad alcuni degli animali più rappresentativi della zona sub-equatoriale e al loro stretto rapporto con il territorio, nel primo Mondiale ospitato dal continente: i diciotto pilastri arancioni che sostengono le tribune e la copertura hanno la forma stilizzata della giraffa (sono chiaramente visibili gambe, collo, muso e orecchie) e disegnano la skyline dello stadio, dotato all’interno di lunghe e sinuose rampe d’accesso alle tribune colorate di verde che stanno a rappresentare il serpente. Ma non è finita qui, perché sempre all’interno dell’impianto è visibile un altro particolare molto suggestivo: a ridosso del campo e sino al punto più alto dell’impianto, la colorazione bianca e nera dei seggiolini è un chiaro rimando al manto della zebra. Uno stadio, quello di Nelspruit, in cui si respira l’Africa.
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