Cannavaro: la Nazionale unisce. Brunetta: Statali, lavorate

Mondiali
Un Fabio Cannavaro riunificatore, quello che si è presentato in conferenza stampa: "La Nazionale serve per unire, non per dividere" (foto Ap)
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Il capitano azzurro spiega il gesto di devolvere una parte degli eventuali premi per le celebrazioni dell'Unità d'Italia: "Volevamo dare un segnale in un momento difficile. Gli italiani tifino per noi". Il ministro nega il permesso per vedere la Nazionale

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"Abbiamo voluto fare una cosa positiva, senza polemica e senza provocazione: ci sembrava giusto dare un segnale in un momento difficile, noi della Nazionale siamo più per unire che per dividere": lo ha detto il capitano azzurro Fabio Cannavaro, spiegando in conferenza stampa la decisione di devolvere parte degli eventuali premi Mondiali per la celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, dopo le polemiche scatenate dal ministro Calderoli la scorsa settimana.

"La Padania? Non ci voglio pensare, mi auguro davvero che tutti tifino per l'Italia". Cannavaro, ribadisce il senso di unificazione del Paese che viene dal calcio: "Siamo una Nazione che vive sul pallone - ha aggiunto - dobbiamo tirare verso un unico obiettivo".

A Cannavaro, sul capitolo tifo azzurro, risponde indirettamente il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, che ha fatto della lotta all'assenteismo uno dei suoi cavalli di battaglia. Anche in questo caso, non transige: niente permessi agli statali per poter veder giocare la Nazionale ai Mondiali in tv: "Il lavoro è lavoro, il divertimento è divertimento", dice all'Ansa, commentando la proposta del presidente degli industriali tedeschi, Dieter Hundt, secondo il quale i lavoratori dovrebbero avere il permesso di seguire gli incontri dei mondiali. E se proprio non ne possono fare a meno di guardare le sfide in tv degli Azzurri, il ministro consiglia: "Si prendano le ferie".

Tornando al capitano azzurro: Cannavaro ha anche voluto soffermarsi sulle indiscrezioni di mercato che vorrebbero Lippi seguirlo a Dubai: "Ho letto anch'io e mi ha fatto ridere", ha scherzato. Cannavaro in effetti ha già firmato per El Ali, club di Dubai, e non nasconde la sorpresa per la suggestiva ipotesi che il club degli Emirati chiami sulla panchina anche il ct azzurro. "Io non devo convincere nessuno - ha aggiunto il capitano della Nazionale - ma io ho fatto la mia scelta di vita. A Dubai c'è il mare, fa caldo, sarebbe bello anche per lui. Ma credo che Lippi non abbia ancora deciso. Penso non abbia scelto se e dove allenare dopo il Mondiale".

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