"Messi, miracolo della genetica: uno dei migliori di sempre"

Mondiali
Leo Messi nel match vinto dall'Argentina contro la Nigeria
Nigeria's Lukman Haruna, left, falls as Argentina's Lionel Messi, second from right, is tackled by Nigeria's Chidi Odiah, right, during the World Cup group B soccer match between Argentina and Nigeria at Ellis Park Stadium in Johannesburg, South Africa, on Saturday, June 12, 2010.  (AP Photo/Luca Bruno)

Parola di Fernando Signorini, il preparatore fisico dell'Argentina che affianca Diego Armando Maradona dopo averlo preparato nel Mondiale vinto in Messico nel 1986. "In un solo movimento ne fa sei o sette". GUARDA L'ALBUM MONDIALE

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"Lionel Messi è un miracolo della genetica", dice Fernando Signorini, il preparatore fisico dell'Argentina che affianca Diego Armando Maradona dopo averlo preparato nel mondiale vinto in Messico nel 1986. "E' molto difficile poter descrivere i suoi movimenti: in uno ne fa sei o sette. E' capace di dominare il pallone con qualsiasi parte del corpo. E' destinato ad essere uno dei migliori giocatori nella storia del calcio", ha aggiunto in un'intervista al quotidiano sportivo Olé.

Signorini pronostica anche che "nel prossimo Mondiale sarà ancora meglio perché avrà acquisito maggiore esperienza". Il preparatore fisico, rispondendo alla domanda sulle condizioni fisiche del giocatore, dopo un campionato particolarmente lungo e intenso, ha fortemente criticato la decisione della Federazione internazionale (Fifa) di fare controlli doping a sorpresa alle prime ore del mattino, come è toccato all'Argentina.

"Hanno fatto un danno irreversibile. E' una follia che si presentino all'alba per un controllo doping e non si preoccupino della salute dei giocatori che disputano 70 partite all'anno. Ci sono dirigenti che prendono misure per cui io chiedo: ma avranno mai fatto a loro un antidoping?". Signorini ha avvertito la Fifa sui rischi che derivano dai calendari troppo massacranti che, a suo parere, sono all'origine degli infortuni che hanno colpito diversi giocatori nei giorni precedenti l'inizio del mondiale.

L'Argentina ha scelto per questo una preparazione meno intensa e senza amichevoli. "Per recuperare i danni di questa eccessiva attività bisogna calibrare gli allenamenti, non c'è altra scelta. Se fosse solo un problema di quantità chiamerei un sergente dell'esercito, che ha certamente un'idea sulla disciplina più sviluppato del mio", ha commentato ancora.