Lippi: nessuna squadra è perfetta, miglioreremo anche noi
MondialiIl ct all'indomani del pareggio all'esordio al Mondiale. "Quattro anni fa, all'esordio al mondiale, rischiammo molto ma molto di più". E Cassano: se gli azzurri vincono, sono contento. Ma non per Lippi. LE FOTO DI ITALIA-PARAGUAY, LE PAGELLE, IL VIDEO
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"Dobbiamo migliorare, e sono sicuro che miglioreremo. Ma finora non ho visto al mondiale nessuna squadra ancora perfetta". Lo ha detto Marcello Lippi all'indomani del pareggio dell'Italia all'esordio al Mondiale. "Quattro anni fa, all'esordio al mondiale, rischiammo molto ma molto di più - ha aggiunto Lippi -, ma creammo anche qualche occasione in più".
"Siamo cresciuti molto rispetto alle ultime apparizioni, c'è stata una crescita importante, come condizione fisica, come convinzione". Il giorno dopo l'esordio, Lippi difende la sua Nazionale. "C'è ancora qualcosa da migliorare, lo sappiamo, ma non dipende esclusivamente dal modulo tattico - aggiunge -. D'altronde sono due-tre i modi di giocare su cui abbiamo lavorato in questi 20 giorni e con questi andremo avanti. Ci sono nazioni in cui tutte le squadre giocano lo stesso tipo di calcio e altre in cui c'è una globalizzazione maggiore e allora ci sono due o tre maniere di giocare e noi siamo tra queste".
"Ripagheremo l'Italia che ci ama" promette ancora il ct azzurro quando un cronista gli annuncia l'altissima audience televisiva della partita d'esordio contro il Paraguay. "Diciannove milioni davanti alla tv? Quest'attesa è bellissima, eppure molti con la loro sfiducia dichiarata negli ultimi giorni potevano sviare questo sentimento...".
Cassano non ci sta - Intanto, Antonio Cassano, ospite di Sky Sport 24, torna sul concetto: è uno che non le manda a dire e pur augurandosi di vedere l'Italia di nuovo campione del mondo ribadisce lo scarso feeling col ct: "Io mi auguro che l'Italia possa vincere, sono tifoso italiano e spero che faccia benissimo. Visto che Lippi deve andare via, mi auguro che lo faccia l'11 luglio da campione ma non per lui, lo dico per i giocatori e tutto il resto. Non mi vede, cosa ci posso fare? La partita di ieri non l'ho vista, ma quando mi dicono che l'Italia manca di qualità penso che potevano esserci Totti, Del Piero, anche se tutti da due anni pensano che dovevo esserci io". Con Prandelli la storia dovrebbe essere diversa. "E' un grande allenatore e una grande persona, con lui ho avuto dei problemi ma per colpa mia - ammette FantAntonio -. Ha fatto benissimo a Firenze, può fare altrettanto bene in Nazionale. E magari puo' venire a Genova a osservarmi visto che in due anni l'attuale ct non è mai venuto. Eppure ha giocato nella Sampdoria...".
Due blucerchiati, però, in Sudafrica sono volati. "Per Pazzini e Palombo sono contento - continua Cassano -. Speriamo che possano dare un contributo importante già dalle prossime partite. Il Pazzo al posto di Gilardino? Con Alberto ho un buon rapporto ma quest'anno Pazzini ha fatto cose straordinarie, merita un'opportunita' ma c'è uno che decide, che decidesse lui". E così si torna a parlare di Lippi. "Diceva da 18 a 35 giocatori, tutti potevano sperare, ma per gli altri le porte si sono aperte, per me no - commenta Cassano - Con Prandelli sarà diverso, chiamerà i più bravi...".
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"Dobbiamo migliorare, e sono sicuro che miglioreremo. Ma finora non ho visto al mondiale nessuna squadra ancora perfetta". Lo ha detto Marcello Lippi all'indomani del pareggio dell'Italia all'esordio al Mondiale. "Quattro anni fa, all'esordio al mondiale, rischiammo molto ma molto di più - ha aggiunto Lippi -, ma creammo anche qualche occasione in più".
"Siamo cresciuti molto rispetto alle ultime apparizioni, c'è stata una crescita importante, come condizione fisica, come convinzione". Il giorno dopo l'esordio, Lippi difende la sua Nazionale. "C'è ancora qualcosa da migliorare, lo sappiamo, ma non dipende esclusivamente dal modulo tattico - aggiunge -. D'altronde sono due-tre i modi di giocare su cui abbiamo lavorato in questi 20 giorni e con questi andremo avanti. Ci sono nazioni in cui tutte le squadre giocano lo stesso tipo di calcio e altre in cui c'è una globalizzazione maggiore e allora ci sono due o tre maniere di giocare e noi siamo tra queste".
"Ripagheremo l'Italia che ci ama" promette ancora il ct azzurro quando un cronista gli annuncia l'altissima audience televisiva della partita d'esordio contro il Paraguay. "Diciannove milioni davanti alla tv? Quest'attesa è bellissima, eppure molti con la loro sfiducia dichiarata negli ultimi giorni potevano sviare questo sentimento...".
Cassano non ci sta - Intanto, Antonio Cassano, ospite di Sky Sport 24, torna sul concetto: è uno che non le manda a dire e pur augurandosi di vedere l'Italia di nuovo campione del mondo ribadisce lo scarso feeling col ct: "Io mi auguro che l'Italia possa vincere, sono tifoso italiano e spero che faccia benissimo. Visto che Lippi deve andare via, mi auguro che lo faccia l'11 luglio da campione ma non per lui, lo dico per i giocatori e tutto il resto. Non mi vede, cosa ci posso fare? La partita di ieri non l'ho vista, ma quando mi dicono che l'Italia manca di qualità penso che potevano esserci Totti, Del Piero, anche se tutti da due anni pensano che dovevo esserci io". Con Prandelli la storia dovrebbe essere diversa. "E' un grande allenatore e una grande persona, con lui ho avuto dei problemi ma per colpa mia - ammette FantAntonio -. Ha fatto benissimo a Firenze, può fare altrettanto bene in Nazionale. E magari puo' venire a Genova a osservarmi visto che in due anni l'attuale ct non è mai venuto. Eppure ha giocato nella Sampdoria...".
Due blucerchiati, però, in Sudafrica sono volati. "Per Pazzini e Palombo sono contento - continua Cassano -. Speriamo che possano dare un contributo importante già dalle prossime partite. Il Pazzo al posto di Gilardino? Con Alberto ho un buon rapporto ma quest'anno Pazzini ha fatto cose straordinarie, merita un'opportunita' ma c'è uno che decide, che decidesse lui". E così si torna a parlare di Lippi. "Diceva da 18 a 35 giocatori, tutti potevano sperare, ma per gli altri le porte si sono aperte, per me no - commenta Cassano - Con Prandelli sarà diverso, chiamerà i più bravi...".
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