Maradona carica l'Argentina: "Ho a disposizione 23 belve"
MondialiDopo il rotondo 4-1 della Seleccion sulla Corea del Sud Diego gongola: "Quando vestono la maglia della Nazionale danno tutto. Bacio i miei ragazzi, ma non scherziamo, a me piacciono le donne, e amo la mia fidanzata Veronica, che è bionda e molto carina"
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Cosa pensi Diego Maradona delle possibilità della sua Argentina a Sudafrica 2010 lo ha fatto capire prima della partita, quando si è girato verso i tifosi e ha mostrato loro, tirandola fuori dalla tasca, una vecchia pagina ingiallita. Era quella di un giornale argentino del 1986, con la scritta "Argentina campione del mondo". Sul campo, contro la Corea del Sud, la squadra biancoceleste ha poi dimostrato che quelli del suo commissario tecnico non sono sogni senza fondamento.
"Abbiamo giocato una grande partita e siamo stati implacabili - dice Maradona -. Ho a disposizione 23 belve che quando vestono la maglia della nazionale danno tutto. Abbiamo fatto tutto noi, compreso il loro gol perché prima di quel momento la Corea del Sud il pallone non lo aveva mai visto. Demichelis ha sbagliato ma poteva capitare a qualsiasi giocatore". Ma quanto merito c'é di Maradona in questa Argentina che cresce? "Non so quanto sono cresciuto come allenatore, diciamo che mi sono messo a disposizione dei miei affinché loro mi usassero nella maniera migliore. Certo che se anche fossi un grande tecnico ma avessi a disposizione giocatori scarsi non potrei fare più di tanto".
"Ho avuto la pazienza e la tranquillità di formare un gruppo - dice ancora - che si è unito piano piano ed ora è diventato una grandissima squadra". Che nel suo ct ha trovato, oltre che un esempio da imitare (anche se è veramente dura visto chi era Maradona sul campo...), un motivatore che sul campo, prima delle partite, si spende anche in baci ed abbracci: ma può l'amore far vincere un Mondiale? "Un momento, non scherziamo - commenta ridendo Maradona -. A me piacciono le donne, e non certo gli uomini, e amo la mia fidanzata Veronica, che ha 31 anni, è molto carina ed è bionda".
Unica nota negativa l'infortunio di Samuel: "al Muro (lo chiama così n.d.r.) ho chiesto cos'era successo - spiega il tecnico argentino - e lui mi ha risposto che si è trattato di un problema al nervo sciatico". Per il futuro 'Dieguito' chiede che "i miei continuino così, senza fissarsi a pensare ai nostri possibili rivali. Non dobbiamo distrarci, mi sembra molto più importante il fatto che miglioriamo ogni volta e l'aria che si respira in questa nazionale". Una battuta su Platini: "mi ha fatto sapere che lui quelle cose su di me non le ha mai dette - dice Maradona - e allora gli chiedo scusa. Ma vale solo per lui, non certo per Pelé".
Dopo Maradona parla anche il protagonista di giornata 'El Pipita' Higuain, autore di una tripletta. "Sono felice, non solo per la tripletta ma anche perché siamo praticamente qualificati - dice il n. 9 -. Essere il capocannoniere è bello, ma ciò che veramente conta sono i risultati della squadra. La differenza rispetto al match con la Nigeria è che stavolta siamo stati molto più concreti". Stesso discorso lo fa Messi: "stavolta siamo riusciti a convertire in gol le occasioni avute - dice il n.10 -. Sono felice per Higuain e per tutta la squadra: noi ci siamo e questo deve diventare il Mondiale dell'Argentina".
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Cosa pensi Diego Maradona delle possibilità della sua Argentina a Sudafrica 2010 lo ha fatto capire prima della partita, quando si è girato verso i tifosi e ha mostrato loro, tirandola fuori dalla tasca, una vecchia pagina ingiallita. Era quella di un giornale argentino del 1986, con la scritta "Argentina campione del mondo". Sul campo, contro la Corea del Sud, la squadra biancoceleste ha poi dimostrato che quelli del suo commissario tecnico non sono sogni senza fondamento.
"Abbiamo giocato una grande partita e siamo stati implacabili - dice Maradona -. Ho a disposizione 23 belve che quando vestono la maglia della nazionale danno tutto. Abbiamo fatto tutto noi, compreso il loro gol perché prima di quel momento la Corea del Sud il pallone non lo aveva mai visto. Demichelis ha sbagliato ma poteva capitare a qualsiasi giocatore". Ma quanto merito c'é di Maradona in questa Argentina che cresce? "Non so quanto sono cresciuto come allenatore, diciamo che mi sono messo a disposizione dei miei affinché loro mi usassero nella maniera migliore. Certo che se anche fossi un grande tecnico ma avessi a disposizione giocatori scarsi non potrei fare più di tanto".
"Ho avuto la pazienza e la tranquillità di formare un gruppo - dice ancora - che si è unito piano piano ed ora è diventato una grandissima squadra". Che nel suo ct ha trovato, oltre che un esempio da imitare (anche se è veramente dura visto chi era Maradona sul campo...), un motivatore che sul campo, prima delle partite, si spende anche in baci ed abbracci: ma può l'amore far vincere un Mondiale? "Un momento, non scherziamo - commenta ridendo Maradona -. A me piacciono le donne, e non certo gli uomini, e amo la mia fidanzata Veronica, che ha 31 anni, è molto carina ed è bionda".
Unica nota negativa l'infortunio di Samuel: "al Muro (lo chiama così n.d.r.) ho chiesto cos'era successo - spiega il tecnico argentino - e lui mi ha risposto che si è trattato di un problema al nervo sciatico". Per il futuro 'Dieguito' chiede che "i miei continuino così, senza fissarsi a pensare ai nostri possibili rivali. Non dobbiamo distrarci, mi sembra molto più importante il fatto che miglioriamo ogni volta e l'aria che si respira in questa nazionale". Una battuta su Platini: "mi ha fatto sapere che lui quelle cose su di me non le ha mai dette - dice Maradona - e allora gli chiedo scusa. Ma vale solo per lui, non certo per Pelé".
Dopo Maradona parla anche il protagonista di giornata 'El Pipita' Higuain, autore di una tripletta. "Sono felice, non solo per la tripletta ma anche perché siamo praticamente qualificati - dice il n. 9 -. Essere il capocannoniere è bello, ma ciò che veramente conta sono i risultati della squadra. La differenza rispetto al match con la Nigeria è che stavolta siamo stati molto più concreti". Stesso discorso lo fa Messi: "stavolta siamo riusciti a convertire in gol le occasioni avute - dice il n.10 -. Sono felice per Higuain e per tutta la squadra: noi ci siamo e questo deve diventare il Mondiale dell'Argentina".
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