Francia, Anelka cacciato per gli insulti a Domenech
MondialiLo ha annunciato il vicepresidente della federcalcio francese Noel Le Graet: il centravanti paga il volgare sfogo nei confronti del ct nell'intervallo del match con il Messico. Lui si difende: ''Parole non mie''. Evra lo salva: "Ma qui c'è un traditore"
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Il centravanti dei Bleus Nicolas Anelka, che ha insultato pesantemente il ct della Francia Raymond Domenech nell'intervallo tra primo e secondo tempo del match Francia-Messico (0-2) nei Mondiali di Sudafrica 2010, è stato licenziato dalla Nazionale di calcio francese. E' quanto ha annunciato il vicepresidente della Federcalcio francese Noel Le Graet, intervenendo alla radio RTL.
Anche il presidente francese Nicolas Sarkozy ritiene "inaccettabili" gli insulti rivolti dal centravanti dei Bleus Nicolas Anelka al ct Raymond Domenech. "Se la notizia riportata dal quotidiano L'Equipe fosse "confermata, è inaccettabile", ha detto il capo di Stato, attualmente impegnato in una missione a San Pietroburgo, in Russia.
Ma il giocatore si è difeso tramite France Soir: "Voglio dire che le parole uscite sulla stampa, non sono le mie parole. Ho certamente avuto una accesa discussione con l'allenatore che non sarebbe mai dovuta uscire dalla spogliatoio. Ho grande rispetto per la squadra francese e per tutti i miei compagni di squadra, senza eccezioni, insisto su questo punto. La Francia ha una scadenza importante martedì prossimo contro il Sudafrica, e una qualifica è ancora possibile in questa Coppa del Mondo. E Questo è il motivo per cui preferisco non aggiungere molto di più. Il mio scopo non è mai stato quello di turbare la squadra, una istituzione che io rispetto. Accetto la mia esclusione dal team Francia e auguro buona fortuna ai bleus".
In soccorso ad Anelka è accorso anche Patrice Evra, capitano della nazionale, che se l'è presa con una presunta gola profonda che avrebbe rivelato ai giornalisti i contenuti del colloquio tra l'attaccante e Domenech. In una conferenza stampa, Evra ha chiesto la testa del "traditore" che ha spifferato tutto all'Equipe. "C'è stata una spiata venuta da qualcuno che vuole male alla squadra", ha detto.
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Anche il presidente francese Nicolas Sarkozy ritiene "inaccettabili" gli insulti rivolti dal centravanti dei Bleus Nicolas Anelka al ct Raymond Domenech. "Se la notizia riportata dal quotidiano L'Equipe fosse "confermata, è inaccettabile", ha detto il capo di Stato, attualmente impegnato in una missione a San Pietroburgo, in Russia.
Ma il giocatore si è difeso tramite France Soir: "Voglio dire che le parole uscite sulla stampa, non sono le mie parole. Ho certamente avuto una accesa discussione con l'allenatore che non sarebbe mai dovuta uscire dalla spogliatoio. Ho grande rispetto per la squadra francese e per tutti i miei compagni di squadra, senza eccezioni, insisto su questo punto. La Francia ha una scadenza importante martedì prossimo contro il Sudafrica, e una qualifica è ancora possibile in questa Coppa del Mondo. E Questo è il motivo per cui preferisco non aggiungere molto di più. Il mio scopo non è mai stato quello di turbare la squadra, una istituzione che io rispetto. Accetto la mia esclusione dal team Francia e auguro buona fortuna ai bleus".
In soccorso ad Anelka è accorso anche Patrice Evra, capitano della nazionale, che se l'è presa con una presunta gola profonda che avrebbe rivelato ai giornalisti i contenuti del colloquio tra l'attaccante e Domenech. In una conferenza stampa, Evra ha chiesto la testa del "traditore" che ha spifferato tutto all'Equipe. "C'è stata una spiata venuta da qualcuno che vuole male alla squadra", ha detto.
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