Lippi, niente calcoli. Italia: lutto al braccio per Rosato
MondialiIl ct azzurro vuole il successo contro la Nuova Zelanda: "Sappiamo cosa dobbiamo aspettarci. Stiamo facendo progressi, siamo pronti". Il ct degli All Whites punzecchia: "Ricordate la Nord Corea?". GUARDA L'ALBUM MONDIALE
TUTTI I GOL DELLA 1a GIORNATA DA SKY SPORT
TUTTI I GOL DELLA 2a GIORNATA DA SKY SPORT
CONFRONTA L'ITALIA CON LE ALTRE GRANDI
La Nazionale italiana scenderà in campo contro la Nuova Zelanda con il lutto al braccio per ricordare Roberto Rosato, morto nella notte. Rosato era stato campione d'Europa nel 1968 e vice campione del mondo nel 1970 e aveva vestito la maglia della Nazionale 37 volte.
"Noi abbiamo molto da perdere. Se vogliamo andare avanti, dobbiamo vincere". Niente calcoli, l'Italia di Marcello Lippi deve battere la Nuova Zelanda per non rischiare una clamorosa eliminazione nella prima fase dei Mondiali. "Sappiamo cosa dobbiamo aspettarci domani. Conosciamo le caratteristiche dei nostri avversari", dice il ct azzurro alla vigilia del secondo impegno. All'esordio, i campioni del mondo hanno pareggiato 1-1 contro il Paraguay. "La squadra è cresciuta fisicamente e psicologicamente, credo sia pronta per questa partita. Già nella gara contro il Paraguay avete visto i progressi. Ci sono ancora aspetti da migliorare, non facciamo proclami ma siamo pronti".
L'avversario non è propriamente una grande del calcio mondiale. "Non dobbiamo temere la Nuova Zelanda sul piano tecnico ma sul piano della fisicità. Affrontiamo giocatori molto alti, servirà grande attenzione sui calci piazzati. Più li teniamo lontani dalla nostra area, meglio è. Se riusciremo a giocare in velocità, saremo avvantaggiati", dice Lippi presentando la sfida con gli All Whites. Il ct non fornisce indicazioni sullo schieramento titolare. "Non mi piace parlare della formazione il giorno prima della partita. Ne abbiamo parlato tra di noi, vedremo come ci comporteremo in campo. Non c'è solo la formazione, ci sono anche tante altre cose di cui discutere. Non credo che un allenatore, qui ai Mondiali, si metta a chiacchierare dello schieramento prima di una gara". In settimana qualche osservatore ha notato una particolare attenzione posta da Lippi, con tanto di urla in allenamento, sul lavoro degli attaccanti, da qualche tempo criticati per la scarsa vena realizzativa. "Si lavora sulla finalizzazione, non sul reparto offensivo", ha spiegato il ct. "In allenamento si incita e si sollecita, poi si alza la voce perchè magari il giocatore è a 30 metri. Non c'è motivo di urlare a questi giocatori, che per impegno e voglia di lavorare sono straordinari. La squadra è cresciuta sotto alcuni aspetti, mentre in altri deve ancora crescere, ma siamo pronti per fare una buona partita".
Il ct non ha poi perso l'occasione di lanciare una stilettata al nemico storico Raymond Domenech, dopo il caso che ha portato all'esclusione di Anelka dalla Francia: "Non solidarizzo con nessuno - risponde a un cronista sulla vicenda del giorno in casa dei Bleus e persino in Francia - di questa storia tra l'altro non sapevo niente. Meglio concentrarsi sulla nostra partita di domani con la Nuova Zelanda".
Herbert - Alla vigilia dell'atteso confronto con l'Italia campione del mondo, Ricki Herbert sogna di fare lo sgambetto che rimarrebbe impresso nella memoria per sempre. Un po' come riuscì a fare la Corea del Nord 44 anni fa a Middlesbrough, quando il gol di Pak Doo Ik sconvolse una nazione calcistica intera. E il ricordo di quell'impresa nordcoreana viene evocato dal ct della Nuova Zelanda che, convinto di non avere nulla da perdere, e' pronto a giocarsela senza paura. "Un pari metterebbe nel panico tutta l'Italia, anche perché c'è stata la Corea del Nord nel loro passato... - afferma Herbert in conferenza stampa -. Nessuno si aspetta che li battiamo, ma probabilmente c'é pressione anche sulla nostra squadra e la si sente".
FANTASCUDETTO MONDIALE
VAI ALLO SPECIALE MONDIALI
GUARDA L'ALBUM DEI MONDIALI