Sneijder rompe la noia: l'Olanda batte il Giappone
MondialiLa squadra di Van Marwijk vince 1-0 e ipoteca gli ottavi, prenotando il primo posto. Partita senza spunti, giapponesi ordinati sempre dietro la linea della palla. Decide il destro dell'interista con la complicità del portiere Kawashima. VIDEO E FOTO
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OLANDA-GIAPPONE 1-0
53' Sneijder
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Solo un errore poteva spezzare l'equilibrio di una partita immobile, noiosa, da 0-0. Olanda-Giappone passerà alla storia solo per il destro di Sneijder deviato in porta dal portiere Kawashima. Tutto il resto è noia. Noia vera, condita dal suono regolare delle vuvuzelas, che non si impenna mai, tranne quando l'interista segna il gol partita.
In undici dietro la linea della palla: questo è il Giappone. Impossibile fargli male, tanto più con la manovra compassata, lenta e orizzontale degli olandesi. Il lampo arriva nel vuoto. Sponda di Van Persie e destro di Sneijder. Forse c'entra Jabulani, di sicuro c'entra l'estremo difensore giapponese, che mette le mani troppo avanti e devia nella sua porta. Nei primi quarantacinque minuti si registrano solo i tiri di Matsui e di Van der Vaart che fanno solo il solletico ai portieri.
L'intervallo non dà la scossa agli uomini di Van Marwijk, che si ripresentano sul terreno di gioco giocando senza ritmo, come nei primi 45'. E anche dopo il gol di Sneijder la partita non si accende. Il Giappone non reagisce, se non con un tiro di Okubo, facile per Stekelenburg. L'Olanda pensa sia sufficiente gestire il pallone e la partita. Solo nel finale, con l'ingresso di Afellay, gli orange trovano degli spazi. Il centrocampista del Psv si invola per due volte verso Kawashima, che si riscatta negandogli il gol in due occasioni. Il Giappone crea la sua prima occasione da gol allo scadere, con Okazaki. Il suo tiro alto chiude un match davvero grigio. Dal quale l'Olanda prende i tre punti, la quasi certa qualificazione (potrebbe già arrivare al termine della partita tra Camerun e Danimarca, se gli africani non vincono) e il tempo per organizzare il gioco spettacolare che tutti si attendono. Per il momento, bisogna accontentarsi.
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In undici dietro la linea della palla: questo è il Giappone. Impossibile fargli male, tanto più con la manovra compassata, lenta e orizzontale degli olandesi. Il lampo arriva nel vuoto. Sponda di Van Persie e destro di Sneijder. Forse c'entra Jabulani, di sicuro c'entra l'estremo difensore giapponese, che mette le mani troppo avanti e devia nella sua porta. Nei primi quarantacinque minuti si registrano solo i tiri di Matsui e di Van der Vaart che fanno solo il solletico ai portieri.
L'intervallo non dà la scossa agli uomini di Van Marwijk, che si ripresentano sul terreno di gioco giocando senza ritmo, come nei primi 45'. E anche dopo il gol di Sneijder la partita non si accende. Il Giappone non reagisce, se non con un tiro di Okubo, facile per Stekelenburg. L'Olanda pensa sia sufficiente gestire il pallone e la partita. Solo nel finale, con l'ingresso di Afellay, gli orange trovano degli spazi. Il centrocampista del Psv si invola per due volte verso Kawashima, che si riscatta negandogli il gol in due occasioni. Il Giappone crea la sua prima occasione da gol allo scadere, con Okazaki. Il suo tiro alto chiude un match davvero grigio. Dal quale l'Olanda prende i tre punti, la quasi certa qualificazione (potrebbe già arrivare al termine della partita tra Camerun e Danimarca, se gli africani non vincono) e il tempo per organizzare il gioco spettacolare che tutti si attendono. Per il momento, bisogna accontentarsi.
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