
Poche ore separano la festa della XX edizione dei Mondiali. Nella patria del ‘futbol bailado’ troverà posto anche la categoria votata alla tutela del punteggio: i portieri. Ripercorriamo i numeri ‘1’ che hanno fatto la storia del calcio e della rassegna -

LEV YASHIN (Urss) – Preceduto dalla fama di Zamora, il Ragno Nero figura tra i più grandi portieri del ‘900. Unico estremo difensore premiato con il Pallone d’Oro (1963), bandiera della Dinamo Mosca, partecipò a quattro Mondiali tra il 1958 e il 1970 -

GORDON BANKS (Inghilterra) – Questo intervento su Pelé, datato 7 giugno 1970 a Guadalajara, è ritenuto la parata del secolo. Votato come miglior portiere della Nazionale dei Tre Leoni, fu protagonista nell’unico successo inglese ai Mondiali (1966) -

JAN TOMASZEWSKI (Polonia) – Proprio l’Inghilterra nel 1973 si inchinò al polacco, che negò l’accesso mondiale a Wembley. In Germania Ovest (1974), da titolare, festeggiò il terzo posto ed il prestigio di primo pararigori in due incontri differenti -

SEPP MAIER (Germania Ovest) – Leggenda del Bayern Monaco, convocato in quattro edizioni Mondiali tra il 1966 ed il 1978, festeggiò nella rassegna casalinga dopo la finale sull’Olanda di Cruijff. Portiere invidiabile per leadership e integrità fisica -

DINO ZOFF (Italia) – Un altro portiere campione del mondo, da capitano e 40enne (un record) fu il friulano nel Mundial del 1982. Pluripremiato in carriera anche a livello di club, in azzurro vinse gli Europei 1970 e prese parte a quattro Mondiali -

PAT JENNINGS (Irlanda del Nord) – Straordinario esempio di reattività e longevità: debuttò in Nazionale a 19 anni, la abbandonò a 41. Titolare ai Mondiali del 1982 e del 1986, a livello di club strappò applausi in Inghilterra con Tottenham e Arsenal -

PETER SHILTON (Inghilterra) – Recordman di presenze (125) in Nazionale, difese i pali di Sua Maestà in tre edizioni Mondiali pur debuttando a 33 anni nel 1986. Proprio in Messico, il 22 giugno, s’arrese alla “Mano de Dios” e allo slalom di Maradona -

THOMAS N’KONO (Camerun) – Icona del calcio africano dagli anni ’80, idolo di Gigi Buffon, tre volte presente ai Mondiali con i Leoni indomabili. Unico per brio e agilità, dopo il Mundial si legò alla Spagna per oltre un decennio prima del ritiro -

JEAN-MARIE PFAFF (Belgio) – Fedele in carriera principalmente a Beveren e Bayern Monaco, il portiere belga disputò i Mondiali del 1982 e soprattutto del 1986, conclusi dai Diavoli Rossi al quarto posto. In palmarés vanta anche un argento ad Italia ’80 -

WALTER ZENGA (Italia) – Pesa sul suo bilancio azzurro la rete di Caniggia, macchia datata 3 luglio 1990, che frenò la sua imbattibilità e negò all’Italia la finale Mondiale. L’Uomo Ragno, tuttavia, fu al vertice dei portieri tra gli anni ’80 e ’90 -

RENÉ HIGUITA (Colombia) – Folle, bizzarro, non convenzionale. Qui immortalato dopo il dribbling fallito a Milla, che eliminerà i Cafeteros da Italia ’90. Topiche memorabili quindi, nonché colpi come la “Mossa dello Scorpione” e numerosi gol segnati -

MICHEL PREUD’HOMME (Belgio) – Già titolare ad Italia ’90, venne eletto miglior portiere ai Mondiali statunitensi nonostante il ko agli ottavi contro la Germania. Eccellente tra i pali, a livello di club entusiasmò tra Standard Liegi, Malines e Benfica -

THOMAS RAVELLI (Svezia) – Proprio ad Usa ’94 il portiere di origine italiana, implacabile ai rigori contro la Romania, spalancò le porte delle semifinali nell’edizione che valse il bronzo agli scandinavi. In carriera spazio alle svedesi Öster e Göteborg -

CLÁUDIO TAFFAREL (Brasile) – Protagonista ai rigori nella finale di Pasadena, si oppose tra l’Italia ed il quarto trionfo Mondiale. Tra le fila verdeoro anche nelle rassegne ’90 e ’98, gode del primato di presenze (101) tra i portieri della Seleção -

PETER SCHMEICHEL (Danimarca) – All’attivo vanta solo l’appuntamento Mondiale targato 1998 (fuori ai quarti), ma nel suo curriculum spicca un titolo europeo (1992) con la selezione scandinava. Portiere inimitabile per talento, carattere e mezzi fisici -

JOSÉ LUIS CHILAVERT (Paraguay) – Due Mondiali in carriera per “El Chila”, frenato agli ottavi sia da Francia (1998) che da Germania (2002). Portiere leggendario in Sudamerica per la confidenza con il gol: 62 secondo le statistiche (8 con la Albirroja) -

OLIVER KAHN (Germania) – Monumento del Bayern Monaco, successore di Maier e Schumacher nella dinastia dei portieri tedeschi. Pluridecorato a livello internazionale, il Mondiale 2002 l’ha reso il primo portiere vincitore del Pallone d’Oro dei Mondiali -

GIANLUIGI BUFFON (Italia) – Semplicemente un vanto per il calcio italiano dinanzi alla platea internazionale. Recordman di presenze (140) in azzurro, portiere del trionfo nel 2006 e prossimo alla quinta ribalta Mondiale. Lascerà un’eredità ingombrante -

IKER CASILLAS (Spagna) – Portiere, leader e capitano della Roja sul tetto d’Europa e del Mondo negli ultimi sei anni. Leggenda del Real Madrid, club nel quale insegue il primato di gettoni, è stato votato il migliore nel suo ruolo tra il 2008 e il 2012 -