LA FOTOGALLERY. Ogni Nazionale italiana ha avuto chi doveva rincorrere gli avversari più che pensare ai gol. E' il gregario che corre anche per gli altri e spesso non viene celebrato. Da Benetti fino a Di Biagio il loro compito non è cambiato

Una vita da mediano: perché il successo di una Nazionale non si costruisce solo con la fantasia e i piedi buoni. Ci vogliono anche i polmoni e la grinta dei gregari che lottano a centrocampo. Come Gennaro Gattuso, "Ringhio" per tutti -
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La stessa tenacia che mostra in campo lo porta presto a debuttare in maglia azzurra: il 23 febbraio 2000 , a 22 anni. Da allora nessun ct potrà fare a meno della sua aggressività a centrocampo -
L'ALBUM dei Mondiali
Gattuso non sarà ricordato per le sue doti tecniche. In 73 presenze con la Nazionale ha realizzato un solo gol. Nei dieci anni di maglia azzurra i suoi avversari l'hanno conosciuto soprattutto per i suoi contrasti -
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Che l'hanno portato ad alzare la Coppa del Mondo nel 2006 -
I top scorer Azzurri: Pablito, Robi e Bobo
Il gregario più iconico della Nazionale, quello che ha scaldato il cuore degli italiani con il suo urlo di gioia, è Marco Tardelli -
L'altra Italia: i 23 su cui non potremo contare in Brasile
Quel gol nella finale del '82 contro la Germania ha coronato una carriera che ha trascorso a rincorrere avversari, senza rinunciare al vizio del gol: 6 in 81 presenze -
I bocciati della Nazionale: quando i ct dividono l'Italia
Un altro eroe dell'82. Le caratteristiche da gregario tutto polmoni e generosità hanno fatto di Gabriele Oriali (qui mentre tira la maglia di Ardiles) una fonte di ispirazione per Ligabue, che l'ha celebrato in "Una vita da mediano"... -
Il jukebox dei Mondiali
"Una vita da mediano lavorando come Oriali, anni di fatica e botte e vinci casomai i Mondiali", canta Ligabue. Oriali è stato il polmone della Nazionale dell'82 -
Le Storie Mondiali di Federico Buffa
In realtà tutti i gregari sono un po' eredi di Giuseppe Furino, detto la "Furia". Fu il mediano insostituibile della Juve negli anni '70, collezionando 361 presenze. In Nazionale però ebbe meno fortuna: solo 3 apparizioni, di cui 2 al Mondiale del 1970 -
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Anche Romeo Benetti terrorizzava gli avversari con uno sguardo. La sua aggressività causò la fine della carriera di Franco Liguori, calciatore del Bologna, dopo che con un contrasto gli ruppe una gamba. Fu un punto fermo della Nazionale negli anni '70 -
Le schede delle città Mondiali
Salvatore Bagni era un gregario diverso. Nato attaccante, conservò le sue doti tecniche quando fu arretrato in mediana. In Nazionale realizzò il gol più veloce della storia: 20 secondi contro il Messico nel 1984.
Record superato da Giaccherini nel 2013
Ritornando ai tempi recenti, Antonio Conte è uno che ha fatto del cuore il suo stile di gioco. Con la Nazionale è stato sfortunato, perdendo sia la finale Mondiale del 94 che quella dell'Europeo del 2000. E' riuscito però a segnare due gol -
Tutte le maglie del Mondiale
Anche Dino Baggio rimase scottato dalla finale di Usa '94. Lui però era un mediano dall'animo gentile. Amante del teatro, ha cominciato a recitare dopo la vita da calciatore. Era generoso nella fase difensiva, ma realizzò 6 gol in Nazionale -
LO SPECIALE MONDIALI
Parlando di generosità in campo è impossibile non citare Gigi Di Biagio. Nelle 31 apparizioni con la maglia azzurra si è fatto apprezzare per la grinta. Sulla sua storia in Nazionale pesa
quel rigore sbagliato ai quarti del Mondiale '98 contro la Francia