LA FOTOGALLERY. Le calzature che hanno fatto la storia dei Mondiali: dagli scarponcini in cuoio degli anni '30 alle R9, dal bianco della rinascita di Beckham alle bi-colore di Balotelli

Sui campi da gioco del Brasile se ne vedono di tutti i colori. Si parla di scarpe, ovviamente, perché giocare bene è importante, ma a farlo con stile c'è più gusto. Ne sanno qualcosa anche i nostri azzurri... -
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Mario Balotelli sfoggia le sue Puma bi colore. Negli ultimi anni se n'erano visti di abbinamenti particolari, ma presentarsi con lo scarpino destro diverso da quello sinistro era ancora prerogativa di qualche distratto del calcetto tra amici -
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Altro scarpino tutt'altro che convenzionale è quello di Iniesta. La Nike ha ideato per la rassegna mondiale un modello con una tomaia ed un collare decisamente particolari -
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Daniele De Rossi indossa invece le sue Adidas, il cui slogan per il mondiale "all in or nothing" è più o meno il mantra di Capitan Futuro ogni volta che scende in campo. "Dare tutto" sul campo, come evidenzia anche il tattoo sul polpaccio -
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Insomma, sui campi del Mondiale brasiliano è un vero e proprio carnevale di colori. Una rivoluzione rispetto alle primissime edizioni, ma anche solo rispetto a 20 anni fa -
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Questo scarponcino risale agli anni '30 ed è stato esposto prima dell'inizio della rassegna mondiale. Un vero pezzo d'epoca -
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Negli anni '50 invece gli attrezzi del mestiere assomigliavano di più a quelli odierni. Ovviamente al netto dell'acrilico... -
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Il primo ad aver avuto una linea dedicata, e con buona ragione: nel 1998 Ronaldo, il Fenomeno, calcava i campi con la sua R9, dall'iniziale del suo cognome sommata al numero di maglia. Poi vennero le R10 di Ronaldinho... -
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Chi ha fatto dello stile sui campi da gioco e non è David Beckham. Uno dei primissimi a vestire un bianco elegante, ai Mondiali del 2002. Con questa scarpa segno il gol della redenzione all'Argentina, dopo essersi fatto espellere 4 anni prima -
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