A tre anni dallo scandalo che ha colpito il campionato della nazione centroamericana, arriva la denuncia della nazionale: "Un uomo d'affari che sostiene di essere vicino all'Honduras ci ha offerto dei soldi per battere il Canada"
L’ombra delle scommesse torna sul mondo del calcio. Alla vigilia del match El Salvador-Canada, i giocatori della squadra dell’america centrale hanno denunciato pubblicamente un episodio di corruzione. I nazionali salvadoregni in ritiro a Vancouver, insieme al ct Ramon, hanno convocato i giornalisti nell’hotel che li ospita per offrire le prove dell’accaduto. La squadra ha fatto ascoltare ai presenti la telefonata di circa 11 minuti in cui il presunto uomo d’affari di El Salvador, Ricardo Padillas, offre alla Nazionale un premio in caso di vittoria, pareggio, o addirittura per una perdita di misura con il Canada.
Nella telefonata Padillas sostiene di agire per conto di un miliardario dell’Honduras, che vuole garantire alla nazionale del suo paese la qualificazione nella fase a gironi. Durante la chiamata l’uomo precisa che non si tratterebbe di una vera e propria “combine”, quanto di un “incentivo” del miliardario honduregno. Padillas propone un vero e proprio tariffario: una vittoria contro il Canada avrebbe fatto guadagnare a ogni calciatore fino a 2700 dollari. Il salvadoregno precisa di non essere preoccupato. Dopo aver fatto ascoltare la telefonata, il capitano di El Salvador Nelson Bonilla ha chiarito, parlando per tutta la squadra: “Noi siamo contrari a ogni atto di questo tipo e vogliamo essere totalmente trasparenti su qualsiasi cosa accada alla nostra nazionale". Il campionato di El Salvador già 3 anni fa è stato colpito da un grosso scandalo di calcio scommesse: decine i calciatori squalificati a vita.