
LA FOTOGALLERY. Svelati tutti gli impianti che ospiteranno i Mondiali di calcio nell'emirato: il programma prevede 9 nuove arene per un costo totale di 3 miliardi di dollari. Avveniristici e dotati di aria condizionata, questi stadi faraonici lasciano a bocca aperta

Tra 6 anni ospiteranno la fase finale dei Mondiali di calcio, intanto possiamo ammirarli in anticipo. Avveniristici e mozzafiato, ma non solo: gli stadi progettati per Qatar 2022 rispondono a sofisticati impianti di climatizzazione per combattere le temperature torride senza produrre emissioni di carbonio, come garantisce la Fifa. Dislocate in 7 città, il progetto prevede 12 arene delle quali 9 costruite ex novo: apprezziamole nel dettaglio -
La denuncia di Amnesty: "Qatar 2022 un incubo per gli operai"
AL-GHARAFA. Conosciuto anche come Thani bin Jassim Stadium, sorge ad Al Rayyan e fu costruito nel 2003. Verrà rinnovato in vista della fase finale: sulla facciata esterna compariranno i colori delle Nazionali partecipanti. La capienza sarà ampliata da 25.000 a 44.740 spettatori -
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AL-KHOR. Il progetto di Charmaine Waldie, completato entro il 2018, assumerà la forma di una conchiglia asimmetrica dotata di posti a sedere per tutto il pubblico (45.530). Gli spettatori più fortunati avranno la possibilità di ammirare il Golfo dal loro posto direttamente da Al Khor, nel nord est del Paese -
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AL-RAYYAN. Altro impianto già esistente, in occasione dei Mondiali la ristrutturazione prevede un’enorme facciata multimediale utilizzata come schermo per proiezioni, notizie, aggiornamenti e informazioni. Anche la capienza sarà ampliata: dagli attuali 25.000 posti si passerà a 44.740 -
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AL-SHAMAL. Situata a Madinat ash Shamal, la nuova struttura sorgerà sul golfo Arabico e sarà ultimata nell’estate 2017. La forma dello stadio è ispirata alle tradizionali “dhow”, le imbarcazioni utilizzate dai pescatori locali. Ospiterà fino a 45.000 spettatori, poi la parte superiore verrà smantellata e donata ai Paesi in via di sviluppo -
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AL-WAKRAH. Altro progetto in via di definizione, verrà costruito nell’omonima località nel sud del paese e prevede una capienza di 45.120 spettatori. Ospiterà incontri dalla fase a gironi agli ottavi di finale -
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Immerso in un parco con una piscina a tema, una spa e un centro commerciale, l’ingresso principale dello stadio Al-Wakrah si affaccerà su una piazza dai contorni coerenti con la natura circostante -
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DOHA PORT. Forse il più suggestivo degli stadi progettati nell’emirato, verrà costruito a Doha su un promontorio artificiale. Riservato a un pubblico di 45.000 unità, inevitabilmente diventerà un teatro irresistibile dalla prima fase ai quarti di finale -
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Costruito in stile modulare, strategia che renderà più agevole lo smantellamento a conclusione dei Mondiali 2022. Come altri impianti costruiti in occasione del torneo, infatti, alcune sue parti saranno utilizzate in chiave solidale -
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EDUCATION CITY. Capienza identica al Doha Port (45.000 spettatori) e pensato per la città di Al-Rayyan, lo stadio assume la forma di un diamante scintillante di giorno e incandescente di notte. Indubbiamente affascinante -
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Deve il suo nome alla presenza circostante dei diversi campus universitari, facilmente accessibili sia dal Qatar sia dal vicino Bahrain. Al termine dei Mondiali lo stadio sarà ridotto a 25.000 posti e preposto alle squadre sportive accademiche -
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KHALIFA INTERNATIONAL. Terzo ed ultimo stadio già esistente, lo Stadio Nazionale sorge nella capitale come parte del complesso Doha Sports City. Aperto nel 1976 ma completamente rinnovato nel 2005, porterà la sua capienza a 40.000 persone -
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Inizialmente il progetto prevedeva una capacità di 68.030 persone, ma l’avvento dello Stadio Lusail ha frenato una capienza eccessiva. Sarà tuttavia il teatro delle partite dalla fase a gironi alle semifinali -
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LUSAIL ICONIC. La prima partita e la finalissima dei Mondiali 2022 saranno invece ospitate dal mastodontico impianto di Losail in grado di contenere fino a 86.250 spettatori. Progettato dalla società britannica Foster + Partners, sarà circondato da un “fossato” che garantisce l’ingresso al pubblico -
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La copertura del tetto è mobile a seconda delle necessità, mentre il profilo concavo evoca le vele di una barca “dhow” (simile all’Al-Shamal). Sarà costruito nel nord di Doha e rispetterà una rigorosa strategia ambientale: non a caso è il fiore all’occhiello dell’organizzazione qatariota verso l’appuntamento Mondiale -
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QATAR UNIVERSITY. Sostituirà una struttura preesistente con una capienza di 43.520 persone, decisamente superiore alle 7.000 precedenti garantite. Eretto a Doha, l’impianto sarà riservato a incontri della fase a gironi e degli ottavi di finale -
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SPORTS CITY. Nella capitale dell’emirato sorgerà anche lo stadio da 46.890 spettatori pensato dall’architetto statunitense Dan Meis. Un progetto ambizioso e innovativo, che nel corso della rassegna ospiterà match della fase a gironi e la finale per il terzo posto -
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UMM SLAL. Costruzione dall’impatto sorprendente, lo stadio è ispirato proprio dalle tradizionali strutture arabe. Saranno 45.000 i posti riservati al pubblico dalla fase a gironi ai quarti di finale. Dopo i Mondiali 2022 verrà utilizzato dalla squadra locale -
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AL-BAYT. Attualmente non indicato tra gli impianti previsti per la fase finale del Mondiale, lo stadio che sorgerà ad Al-Khor merita comunque una menzione altro non fosse che la costruzione è affidata ad una società italiana, la veneta Cimolai -
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Impianto da 70.000 posti, da completarsi entro settembre 2018 e con una superficie di circa 200mila mq, deve il suo nome al significato di “casa”: l’esterno dello stadio sarà coperto in tessuto nero, design adatto a tollerare il clima esterno. Nei pressi non mancheranno servizi con un parco, un ospedale e un centro commerciale -
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