Le telecamere hanno ripreso la Pulce mentre abbandona il proprio posto in tribuna dopo il sesto gol subito dall'Albiceleste contro gli spagnoli. La Nacion ha riportato il contenuto del discorso fatto dal numero 10 del Barcellona ai suoi compagni a fine primo tempo e al termine del match
ARGENTINA, KO CLAMOROSO CONTRO LA SPAGNA: SOCIAL SCATENATI CONTRO HIGUAIN
Lo scorso martedì per l’Argentina è arrivata una batosta inaspettata. 6-1 il risultato finale contro la Spagna, una sconfitta che in rarissime occasioni aveva raggiunto dimensioni così ampie. L’ultima volta era successo nel 2009 quando, a oltre 3000 metri sul livello del mare, l’Albiceleste era stata battuta dalla Bolivia 6-1 in un match di qualificazione Mondiale. Allora Leo Messi era in campo, mentre con le Furie Rosse ha assistito, senza possibilità di intervenire, alla disfatta dei suoi compagni a causa del guaio muscolare sofferto negli ultimi giorni. Oltre alla prestazione negativa degli uomini di Sampaoli, non è passata inosservata neanche la reazione della Pulce al sesto gol firmato da Isco quando, inquadrato dalle telecamere, insieme a Manuel Lanzini (uno dei protagonisti nella vittoria contro l’Italia) ha lasciato la postazione in tribuna visibilmente irritato e scuro in volto. A poche ore dal ko sono però emersi retroscena interessanti sullo sfogo avuto dalla stella del Barcellona che, come riporta La Nacion, ha dato ulteriore prova della sua leadership e della sua mentalità vincente all’interno della Nazionale.
Secondo alcune fonti del quotidiano argentino infatti, pare che Messi sia sceso negli spogliatoi a confrontarsi con i suoi compagni già al termine dei primi 45 minuti, quando il punteggio vedeva gli spagnoli avanti per 2-1. Il capitano si è soffermato su quanto di buono avevano espresso i sudamericani nella prima frazione di gioco, ovvero la distanza tra le linee di gioco, la fase di possesso palla e la capacità mentale di non farsi innervosire dal lungo tiqui taca degli spagnoli. Il ct Sampaoli ha apprezzato molto l’intervento del giocatore blaugrana e non l’ha visto affatto come un’intrusione perché è così che si dovrebbe comportare un capitano. C’è da capire poi se il disastro messo in atto nel secondo tempo sia stato una conseguenza dei cattivi consigli dati da Messi oppure se i giocatori in campo non sono riusciti a interpretare le sue indicazioni nella maniera esatta.
"Alziamo la testa e andiamo avanti tutti insieme"
La serie di gol inflitta dalla Spagna nella ripresa ha gettato Messi nello sconforto ed è stato spesso ripreso con le mani in volto. Dopo il colpo del ko ha deciso di scendere nuovamente negli spogliatoi e attendere i compagni, distrutti dalla pesante sconfitta e sul punto di piangere, come Fabricio Bustos, il terzino che ha sofferto la prestazione da gigante di Isco, autore di una tripletta. I toni sono stati ovviamente differenti rispetto a quelli di fine primo tempo perché non c’erano soluzioni immediate da apporre per cambiare il risultato finale. Il discorso della Pulce è stato quindi una veloce arringa: "Alziamo la testa e andiamo avanti tutti insieme" ha detto a Higuain e compagni. Al termine dell’incontro poi il cinque volte Pallone d’Oro si è recato a Barcellona nello stesso aereo preso dagli spagnoli Piqué, Jordi Alba e Iniesta, e si è caricato sulle spalle il peso della sconfitta, come se anche lui fosse sceso in campo quella sera. Un gesto che certifica l’importanza di Messi per la Nazionale argentina, aggrappata ora più che mai al suo capitano.