Sono numerosi i giocatori francesi di spessore che non sono stati inseriti da Deschamps nei 23 che prenderanno parte alla spedizione Mondiale in Russia. Prendendo in riferimento i soli esclusi si può costruire un 4-3-3 di livello e anche per questa formazione non mancano le riserve di lusso...
FRANCIA, I CONVOCATI DI DESCHAMPS PER IL MONDIALE
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La Francia si appresta a volare al Mondiale di Russia come una delle grandi favorite. Non potrebbe essere altrimenti per la Nazionale guidata da Didier Deschamps, reduce da un Europeo giocato - in casa - ad altissimi livelli, il cui sogno di vincerlo si è spezzato solo nei tempi supplementari della finalissima contro il Portogallo. Les Blues infatti, dopo il fallimento della spedizione del 2010, hanno saputo rimboccarsi le maniche e ripartire, costruendo le proprie basi sui settori giovanili in grado di far fioccare talenti in ogni ruolo. Non desta quindi sorpresa, anzi, forse un po' di invidia, notare la lista di coloro che non parteciperanno alla Coppa del Mondo che prenderà il via il 14 giugno. Un monito anche per il nostro calcio, arenatosi dopo la vittoria del 2006. Deschamps ha dovuto fare delle scelte ma, con ogni probabilità, dalla lista di esclusi potrebbe uscire fuori un'altra formazione così forte da poter contendere il trofeo alle altre Nazionali.
Il sistema difensivo
In porta, ad esempio, potrebbe tranquillamente esserci Benoit Costil, convocato dalla Francia nel periodo da infortunato attraversato dal titolare Lloris e ora fuori dai 23 che voleranno in Russia. Costil ha disputato un'ottima stagione con il Bordeaux, chiudendo con 9 clean sheet in 35 partite, numeri importanti che molti degli altri estremi difensori che agiranno tra in pali in Russia non possono vantarsi di avere. Quello del portiere resta comunque il nome meno altisonante tra i ragazzi esclusi da Deschamps. Avanzando di qualche metro e passando quindi alla linea difensiva, si iniziano già ad avere 'problemi' di abbondanza. Al centro infatti optiamo per Aymeric Laporte, da gennaio diventato il secondo difensore più costoso della storia del calcio dopo il suo passaggio al Manchester City, campione d'Inghilterra, per 65 milioni di euro. Al suo fianco potrebbe tranquillamente starci Clement Lenglet, centrale del Siviglia sempre più vicino al trasferimento al Barcellona. Sugli esterni invece spazio a Debuchy da una parte, quest'anno tornato in patria dopo ottime stagioni al Bordeaux e all'Arsenal, e Kurzawa dall'altra, titolare sulla fascia sinistra del Psg e frenato solo da qualche piccolo infortunio.
Il centrocampo
In mezzo al campo Matuidi, Kanté e Pogba offrono assolute garanzie a Didier Deschamps che, quindi, si è potuto prendere il lusso di lasciare a casa altre stelle del centrocampo e che sarebbero titolari inamovibili in altre Nazionali. Uno dei registi più apprezzati nel panorama internazionale è Adrien Rabiot, classe 1995, ma ormai nel calcio che conta già da 6 anni. Tanti top club sono pronti a spendere grosse cifre per portarlo via da Parigi ma, nonostante questi apprezzamenti, dovrà vedersi il Mondiale dalla tv a meno di improvvisi infortuni dei suoi compagni nei giorni di vigilia all'inizio della Coppa. Lo stesso destino è stato riservato a Geoffrey Kondogbia, oggi al Valencia ma di proprietà dell'Inter. Il mediano ha ritrovato in Spagna i fasti di un tempo e vorrebbe rimanerci, soprattutto dopo aver centrato l'obiettivo Champions. Quest'anno infatti è stato uno dei protagonisti dell'entusiasmante cavalcata del Valencia verso il ritorno in Europa, ma le sue prestazioni e la continuità mostrata non sono bastate per rientrare nel giro della Nazionale. Chi è uscito lentamente dai radar, sebbene figuri nelle riserve dei convocati, è anche Moussa Sissoko, uno dei più positivi tra i francesi a Euro 2016. Dopo il suo trasferimento al Tottenham non è più riuscito a trovare il campo con continuità e questo ha pesato tanto anche sulla possibilie chiamata del Ct dei Blues. Rabiot, Kondogbia, Sissoko potrebbero comporre un tridente davvero niente male.
L'attacco
Il reparto offensivo propone poi l'imbarazzo della scelta. Sono almeno 8 gli attaccanti di lusso infatti che possono essere inclusi nella lista dei grandi esclusi a Russia 2018. Al centro di questo attacco non può ovviamente non essere collocato Karim Benzema, vincitore di tre Champions negli ultimi 4 anni e neo finalista dopo la doppietta messa a segno ai danni del Bayern Monaco. È evidente che alla base dell'esclusione vi siano contrasti di natura extracalcistici con il Commissario tecnico perché, nonostante le critiche ogni tanto ricevute anche in Spagna, è stato sempre considerato un elemento fondamentale da tutti i suoi allenatori. Per completare il tridente piazziamo poi Lacazette da un lato, reduce dal primo anno in Premier molto positivo, con 14 centri e 5 assist, e Payet dall'altro. Quella del numero 10 dell'OM è una situazione più complicata delle altre perché sarebbe stato probabilmente convocato se non si fosse fatto male dopo pochi minuti nel corso della finale di Europa League contro il Marsiglia. Il suo guaio fisico ha convinto Deschamps a optare per Fekir al suo posto, lasciando un ulteriore delusione nell'animo di Payet.
La formazione degli esclusi della Francia potrebbe quindi scendere in campo con un 4-3-3: Costil in porta, Debuchy, Laporte, Lenglet e Kurzawa in difesa, Rabiot, Kondogbia e Sissoko a centrocampo, Lacazette, Benzema e Payet in attacco.
Le riserve
La Nazionale francese potrebbe permettersi anche di affiancare delle riserve agli 11 titolari appena citati di cui nessuno prenderà parte - a meno di infortuni - al prossimo Mondiale. Sulla propria retroguardia, ad esempio, Deschamps avrebbe potuto puntare anche su Upamecano e Zouma, difensori centrali di Lipsia e Chelsea (quest'anno in prestito allo Stoke), considerati dei predestinati nel loro ruolo. Nonostante la giovanissima età infatti, hanno già maturato tanta esperienza e avrebbero potuto ben figurare anche alla Coppa del Mondo. In caso di maggiore esperienza invece Deschamps avrebbe potuto affidarsi a Sakho, oggi al Crystal Palace dopo un passato al Psg e al Liverpool, mentre sugli esterni l'alternativa sarebbe stata Lucas Digne, reduce da una stagione di alti e bassi con il Barça, ma anche lui ancora molto giovane. Sulla linea mediana chi ha dovuto rinunciare al Mondiale è stato Bakayoko, arrivato al Chelsea dopo una splendida annata al Monaco. Agli ordini di Antonio Conte però non è riuscito a mantenere gli stessi standard, contribuendo alla negativa stagione dei londinesi. In attacco infine ogni carta del mazzo equivale a un jolly. Si passa da Coman a Martial, da Ben Yedder a Gameiro per finire a Gignac. Nessuno di loro avrebbe sfigurato nel palcoscenico Mondiale, ma potranno tifare per i loro compagni solo a km di distanza.