Il missile di Roberto Carlos compie 21 anni, ecco le migliori 10 punizioni di sempre in nazionale: VIDEO

Mondiali

Marco Salami

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Il 3 giugno del 1997 Roberto Carlos stupì il mondo con una delle punizioni più belle della storia del calcio. Dalla magia di Beckham alla Grecia che valse un Mondiale alla traiettoria "pazza" di Ronaldinho contro gli inglesi. Passando per Baggio, Zico e il "maestro" Pirlo. Ecco le migliori 10 punizioni di sempre a livello di nazionali

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Compie ventuno anni la punizione più bella della storia del calcio realizzata a livello di nazionali. Era il 3 giugno del 1997 quando Roberto Carlos lasciò il mondo stupefatto con una traiettoria solo all’apparenza impossibile, e che mai nessun altro riuscirà a replicare in futuro. Quel calcio piazzato diventò un’icona del mondo del calcio, ma sono tante le altre prodezze realizzare da fermo dagli specialisti con le maglie delle rispettive nazionali. Ecco la top 10.

10- Juninho Pernambucano

30 maggio del 2006: partita poco impegnativa per il Brasile di Parreira, una sgambata contro il Lucerna in Svizzera prima dell’inizio di un Mondiale dove i verdeoro ci arrivavano da campioni in carica e assoluti favoriti, con Adriano, Ronaldinho e Kakà al massimo livello delle rispettive carriere, e pur sempre un certo Ronaldo in attacco. Nel centrocampo verdeoro c’era anche lui, Juninho Pernambucano, mago delle punizioni e forse il migliore di sempre nella specialità della casa. Il suo colpo con le tre dita è un missile che continua a cambiare direzione fino a infilarsi sotto l’incrocio dei pali. Un capolavoro, anche se non passerà alla storia come il più bello mai realizzato da un brasiliano.

9- Hakan Calhanoglu

Con il Milan nell’anno appena concluso appena un gol su punizione, lui che del calcio piazzato al Bayer si è rivelato un autentico cecchino. Con la maglia della nazionale turca 8 i gol segnati, il più bello arrivato proprio su punizione nel marzo del 2016 contro l’Austria. Anche lui specialista del tiro con le tre dita, e della palla che cambia traiettoria, quel giorno scelse l’interno destro diretto all’incrocio dei pali: un autentico capolavoro dei suoi.

8- Roberto Baggio

Se pensi a Baggio e pensi a un Mondiale, allora è quello del 1994 negli Stati Uniti, croce e delizia della sua carriera in azzurro. Il Divin codino era però in campo anche nel 1990, e in una delle amichevoli di preparazione in vista proprio di quella Coppa del Mondo arrivò un suo gol nell’1-1 contro l’Uruguay, datato aprile 1989. La sua traiettoria è perfetta, nonostante la distanza ravvicinata, e la palla si infila magicamente sotto la traversa.

7- David Luiz

Altra punizione, altro brasiliano, ma qui si inizia già a entrare in ottica Mondiali. 4 luglio 2014, Fortaleza. Dopo i brividi contro il Cile sconfitto solo ai rigori negli ottavi, il Brasile padrone di casa si invola verso la semifinale anche con un bolide di David Luiz su punizione, che raddoppia il vantaggio di Thiago Silva. Il destro del difensore neo acquisto Psg parte da distanza siderale: un piattone destro aperto alla Drogba con traiettoria violenta, e con la palla che scende proprio sotto l’incrocio dei pali.

6- Lionel Messi

Era la semifinale della Copa del centenario, quella che l’Argentina avrebbe poi perso in finale ancora contro il Cile (come l’anno prima), e ancora ai rigori (come l’anno prima). Contro gli Stati Uniti il primo gol della Selección arriva dopo 3 minuti con Lavezzi, a indirizzare il match verso la vittoria ci pensa poi subito Leo Messi. Una parabola talmente perfetta da rendere imprendibile anche un tiro sul palo difeso dal portiere.

5- Andrea Pirlo

Dici punizioni e dici Andrea Pirlo. Dici Andrea Pirlo e dici “maestro”. Nella Confederations Cup del 2013 l’ormai ex di Milan e Juventus disegna la solita trattoria telecomandata. Non una “maledetta”, che tanto male aveva fatto ai portieri d’Italia e d’Europa, ma un destro da incorniciare che batte il portiere Corona infilandosi “a giro” sotto l’incrocio.

4- Zico

Mondiale 1982, prima di affrontare l’Argentina e l’Italia, che li eliminerà con la storica tripletta di Paolo Rossi, il Brasile se la deve vedere con Urss, Nuova Zelanda e Scozia nel primo gruppo. Arthur Antunes Coimbra, in arte (e che arte!) Zico segna quattro gol in tutta la competizione. Quello contro gli scozzesi il 23 giugno è l’ennesima perla di questa classifica. Ancora sul primo palo, ma - ancora una volta - imparabile.

3- David Beckham

Situazione quasi disperata quel giorno per gli inglesi, ottobre del 2001, in gioco c’è la qualificazione al Mondiale del 2002, ma la Grecia a Old Trafford è avanti 2-1 nell’ultimo minuto di recupero. La scena è quasi cinematografica, quasi come quella che il film Goal 2 riprenderà nel 2007. Sulla palla c’è l’idolo di casa, dello United, David Beckham. Sette sulle spalle, testa rasata, fascia da capitano al braccio. Il resto è storia: rincorsa alla Beckham, punizione alla Beckham, esultanza alla Beckham. Con quelle braccia larghe sotto la tribuna diventate un simbolo per tutta la nazione.

2- Ronaldinho

Colpa del pallone? Forse, perché quel Fevernova usato in Corea e Giappone del 2002 era uno dei primi a regalare traiettorie beffarde per i portieri, e da sogno per fantasisti come Ronaldinho. In campo ci sono Brasile e Inghilterra per i quarti, e lui fino a quel momento è solo “quello col nome simile a Ronaldo”. Da una stagione al Psg, e pronto negli anni successivi a stupire il mondo e diventare uno dei migliori della storia. Il primo capitolo della sua ascesa arriva allora proprio contro gli inglesi. Punizione da lontanissimo, e defilata. Seaman è fuori dai pali e lui lo beffa con una traiettoria storica, quasi la migliore di sempre segnata per una nazionale.

1- Roberto Carlos

E chi se la scorda quella punizione? Una traiettoria da studiare nei corsi di fisica in università. 3 giugno 1997, esattamente ventuno anni fa, per un tiro finito perfettamente a fil di palo. Ricorsa lunghissima, ma quello che ha fatto sbalordire il mondo intero fu il replay alle spalle del brasiliano. Una traiettoria impensabile, che quasi esce dal campo visivo della telecamera per poi tornare, inesorabilmente, in gol. Barthez immobile. Tifosi a stropicciarsi gli occhi. Auguri Roberto Carlos: una punizione così non si rivedrà mai più.