Mondiali 2018 Russia, la geografia dei 736 convocati: Man City e Premier League i più rappresentati

Mondiali

Marco Salami

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Saranno 16 i giocatori di Guardiola in Russia, più di quelli del Real Madrid e del Barcellona. Juventus quinta con 11 rappresentanti e prima tra le italiane. Meglio di Napoli, Inter e Milan anche i sauditi dell'Al-Ahli Gedda e dell'Al-Hilal Riyad. Premier in cima ai campionati, Serie A quarta. E ancora: una nazionale ha solo convocati che giocano in patria, mentre altre due sono formate solo da "stranieri"

TUTTI I CONVOCATI A RUSSIA 2018

Otto i gironi, trentadue le squadre, ventitré i giocatori per ogni selezione, e la bellezza di 736 campioni nel Mondiale di calcio. Chi più forte, chi meno. Stelle, meteore e ragazzi prodigio. E la Coppa del Mondo, oltreché vetrina per il calciomercato, lo è anche per tutte le squadre di club che hanno spedito i propri giocatori in Russia. Abbandonato l’astio tra società e nazionali, in ballo c’è il Mondiale, e conta solo vincere, per magari risplendere anche di un po’ di luce riflessa. Ma quali sono le squadre che ne hanno più possibilità? Numeri alla mano, in cima al mondo (almeno come rappresentanza) ci sono Manchester City, Real e Barcellona.

Citizens del mondo

L’esclusione dalla rosa dei ventitré della Germania di Leroy Sané ha fatto molto rumore, con lui i giocatori del City di Pep Guardiola in Russia sarebbero stati 17, ma tanto basta il numero 16 per mandare la sponda blu di Manchester in cima all’elenco. Nessuno avrà così tanti giocatori al Mondiale, e quante stelle tra i vari Aguero, De Bruyne, Sterling e Gabriel Jesus. Alle spalle del catalano Pep c’è dunque il Real Madrid, seguito dai catalani, quelli del Barcellona. I Blancos porteranno 15 giocatori, mentre i blaugrana 14. Al quarto posto parità tra Tottenham, Psg e Chelsea, dunque ecco anche la Juve nel gruppone delle quinte con 11 giocatori, insieme a Manchester United e Bayern Monaco.

Solo la Juve meglio dell’Al-Hilal Riyad

È questo forse l’ennesimo attestato della qualità della rosa bianconera, che vedrà in Russia i suoi Dybala, Higuain, Douglas Costa, Matuidi, Cuadrado e così via. La squadra di Allegri è prima tra le italiane, con il Napoli nono a sei (occhio a Mertens, Milik e Koulibaly su tutti). Milan (Silva, Rodriguez, Biglia, Kalinic, Zapata) a cinque con la Samp. Inter a quattro (Perisic, Brozovic, Vecino, Miranda) con Bologna e Torino. Mentre ancora più indietro ci sono Roma e Lazio rispettivamente con 3 (Alisson, Fazio, Kolarov) e 2 (Milinkovic-Savic, Caceres) giocatori a testa. In generale, tra tutte le squadre di A, saranno 16 i club rappresentati al Mondiale e, oltre ai club già citati, saranno convocati anche calciatori di Fiorentina, Genoa, Atalanta, Spal, Udinese, Crotone e Hellas. Out senza nessuna bandiera invece Sassuolo, Chievo, Cagliari e Benevento. Ultima statistica: salvo la Juve, tra i vari (e ovvi) top club europei, ci sono anche gli egiziani dell’El Ahly Cairo e i sauditi Al-Ahli Gedda e Al-Hilal Riyad ad aver più giocatori al Mondiale rispetto a Napoli, Inter, Milan, Roma e Lazio. L’ennesima beffa dopo l’esclusione della Nazionale azzurra da Russia 2018.

I convocati divisi per club di provenienza (dati Transfermarkt)

“Home-made” e “importati”

Per quanto riguarda invece i singoli campionati il dominio è totale della Premier League, da anni il più spettacolare e ambito palcoscenico nazionale in Europa. 108 sono i giocatori che hanno preso voli da Londra, Liverpool e Manchester per tornare in patria, per poi però ripartire verso la Russia. Al secondo posto c’è la Liga, anche se molto distante, a quota 78. Bundes A 63, mentre la Serie A è quarta con 58 giocatori. Chiude la top 5 la Ligue 1 ferma a 47. Tre sono infine le squadre “speciali” che andranno in Russia. Quelle per così dire “home-made”, fatte per conto proprio, e le opposte “importate” dall’estero, come fossero un’eccellenza nel settore. Gli inglesi, oltreché primi con Manchester City e con la Premier, sono anche gli unici ad avere una rosa formata da soli giocatori del proprio campionato. Mentre al contrario Svezia e Senegal (di Koulibaly e Mané) saranno le uniche senza alcun giocatore impegnato in una divisione locale.

I convocati divisi per campionato di provenienza (dati Transfermarkt)