Collina esclusivo: "Dispiace per l'Italia, ma Rocchi sarà all'altezza"

VAR non è soluzione a tutte decisioni opinabili

"Il VAR è nato per far fronte ad errori chiari ed evidenti, come è definiti nel protocollo, e per questi errori l’asticella deve essere alta, proprio per limitare il numero degli interventi. E’ chiaro che quanto è più alto il livello dell’asticella, tanto più è garantita l’omogeneità degli interventi e il tempo, dunque la fluidità del gioco. Evitando così pause ed interventi, che poi è quello che spaventa molti. Ci si deve preparare al fatto che la VAR non sarà la soluzione a tutte le decisioni opinabili, sulle quali si può avere una diversa opinione sul terreno di gioco, ma servirà a cercare di correggere gli errori chiari ed evidenti".

Seconda ammonizione? Avevo proposto introduzione per Russia, ma era tardi”

"Io avevo avanzato la possibilità di introdurla già in questo protocollo e, teoricamente, anche nella prossima Coppa del Mondo, lo scorso novembre. Poi proprio perché si era vicini la FIFA ha preferito mantenere il precedente protocollo senza far alcun cambiamento all’ultimo momento. Vedremo quello che succederà in futuro".

Dispiace per l’Italia, ma i nostri arbitri la sapranno rappresentare

"Da italiano mi dispiace molto che l’Italia non partecipi alla fase finale della Coppa del Mondo, sono sicuro che Rocchi, i suoi due assistenti e i Video Assistenti la rappresenteranno in maniera adeguata l’Italia ed avranno anche un vantaggio. Non dovranno avere l’imbarazzo- come è successo a me- di rispondere alla domanda: “Preferisci fare tu la finale o vedere l’Italia in finale".

Fondamentale centrale video di Mosca

"La caratteristica, rispetto all’esperienza italiana, sarà quella di avere un Match Center che sarà all'IBC di Mosca dove arriveranno, via fibra, le immagini da tutti gli stadi dove si gioca il Mondiale. Lì ci saranno i Video Match officials (i Video Assistenti) che opereranno su ciascuna partita. Ogni partita sarà presidiata da tanti VAR, più di quanti siamo abituati ad averne in Italia, grazie all’headquarter di Mosca, per cercare di coprire ogni situazione che si potrà creare nel corso delle partite".

Ai Mondiali 2018 occhi puntati sugli arbitri: torna il Premio Campanati

Torna ai Mondiali il Premio Giulio Campanati, assegnato al miglior arbitro della competizione. Giunta alla terza edizione, l’iniziativa è promossa dall’Associazione “Amici di Giulio Campanati” insieme alla Sezione AIA “Giulio Campanati-Umberto Meazza” e il patrocinio della FIGC e de La Gazzetta dello Sport. Nato in memoria del Presidentissimo Campanati, che - come direttore di gara prima e come dirigente calcistico a livello nazionale e internazionale poi – si è speso per accrescere e rinforzare il movimento arbitrale, mira a riconoscere l’impegno e la dedizione del 23esimo in campo.

A decretare il vincitore sarà una giuria di qualità formata da giornalisti e dirigenti sportivi, esponenti del mondo arbitrale e grandi fischietti del passato, incaricata di valutare le direzioni di tutte le gare disputate durante la FIFA World Cup – Russia 2018. Al termine della competizione ciascun giurato stilerà una graduatoria dei tre arbitri che si sono maggiormente distinti sotto il profilo tecnico, comportamentale e fisico-atletico. Il fischietto che raccoglierà più preferenze si aggiudicherà il Premio Giulio Campanati 2018, assegnato nelle due precedenti edizioni a Nicola Rizzoli.