Mondiali Russia 2018: Hirving Lozano, come un fulmine a ciel sereno

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Fabrizio Gabrielli

L'ala del PSV ha non ha solo segnato il gol decisivo con cui il Messico ha battuto la Germania, ma si è reso protagonista di una prestazione completa con cui si candida a essere una delle possibili sorprese del Mondiale

MESSICO-COREA DEL SUD LIVE

LA VITTORIA DEL MESSICO SULLA GERMANIA

Per quanto possa essere affascinante pensarla come una dimensione separata in cui i sistemi di valori in campo possono essere stravolti di partita in partita, la Coppa del Mondo si svolge nel nostro universo e, almeno in teoria, le prestazioni dei giocatori sono coerenti con quelle che possiamo osservare nel resto dell’anno. Di fatto, però in quelle quattro settimane di frenesia calcistica i valori in campo sembrano generarsi sul momento, non c’è distanza che non possa essere colmata e giocatori semisconosciuti ai più si prendono il palcoscenico contro campioni affermati.

Non è questo, però, il caso del Messico. Osorio, il tecnico colombiano alla guida della Nazionale tricolore, ha sviluppato nei mesi precedenti alla Coppa del Mondo un sistema di gioco coerente e rodato e non è certo un tecnico non disposto a prendersi i rischi necessari (una linea offensiva con 4 giocatori) per provare a battere la Germania all’esordio.

Né tanto meno è il caso di Hirving Lozano, che viene da una stagione impressionante al PSV, la sua prima in Europa, segnando 17 gol da esterno sinistro. Contro la Germania, quando partiva in transizione, sembrava uno shuttle in decollo da Cape Canaveral e per i sessantacinque minuti in cui è rimasto in campo ha tolto ogni certezza difensiva a Joshua Kimmich. Gli è bastata un’ora di gioco per meritarsi il titolo di MVP della partita.

Ogni Mondiale è un’occasione irripetibile, per un calciatore, di diventare un’icona: il momento in cui ci si iscrive alle liste di collocamento delle leggende. Lozano ha affrontato la sua partita d’esordio con la pacatezza di chi è consapevole, oltre che del suo talento individuale, di quanto può essere utile alla strategia della sua squadra. Ma anche i suoi compagni sulla trequarti, Layún e Carlos Vela, lo hanno assecondato in tutto e per tutto come fanno i parenti, in Messico, alla festa della quinceañera, quella in cui si celebra il debutto in società, mettendolo in condizione di esprimersi al meglio, di esaltarsi.

«I laterali di fascia sono una delle forze del calcio messicano», ha dichiarato tempo fa Juan Carlos Osorio. Hirving “Chucky” Lozano, schierato largo sulla fascia sinistra a piede invertito, è stato protagonista di tutte le folate offensive messicane. Dopo neppure un minuto, con Chicharito che si abbassava per fare da sponda e innescare Carlos Vela - centravanti ombra della squadra - Lozano già iniziava ad affondare in profondità, rientrando per puntare Boateng e arrivare alla conclusione.

Con Gallardo ha creato una catena di sinistra praticamente infallibile nei duelli offensivi, vincendo in prima persona 4 dei 6 dribbling tentati (a Gallardo ne sono riusciti 3 su 6). Lozano non ha sbagliato praticamente neppure un pallone, nonostante abbia giocato per tutto il tempo di prima, a un tocco, effettuando 21 passaggi corretti su 23 tentati (con il 91.3% di precisione). Numeri che tratteggiano il manifesto del suo gioco: frenetico ma mai distratto, vertiginoso senza però diventare impreciso o approssimativo. Già dalla prima partita Lozano si conferma un talento maturo, catalizzatore della manovra della “Tricolor”.

germania messico
La mappa dei passaggi del Messico contro la Germania

L’asse Herrera-Lozano è il più percorso nella mappa dei passaggi del Messico (più sono spesse le linee, più è alto il numero di passaggi).

Se c’è qualcosa di nuovo che abbiamo imparato dalla partita di Lozano contro la Germania non è certo la finezza dei suoi primi tocchi (intorno alla mezz’ora ha addomesticato un lancio di trenta metri di Layún di esterno destro, in corsa, con la delicatezza del bandolero quando ripone la pistola nella fondina), quanto piuttosto l’efficacia dei suoi posizionamenti difensivi. Anche questo fa parte delle esigenze della modernità, parte necessaria del repertorio dei laterali a tutto campo che difendono attaccando.

Ha coperto in maniera molto diligente le sortite offensive di Kimmich, vincendo 3 tackle difensivi su 3 e di fatto annullando ogni pressione apportata dalla Germania sulla sua fascia destra. È da una posizione di ripiegamento sulla sua trequarti, peraltro, che parte in occasione dell’azione del gol. La progressione con cui segue lo sviluppo della transizione, proponendosi per ricevere palla da Vela, è la certificazione di uno stato di grazia prima di tutto atletico, che sembra permettergli di attraversare un fiume correndo sul pelo dell’acqua.

Durante le qualificazioni CONCACAF, Lozano ha tirato contro la porta avversaria cinque volte, segnando quattro reti. Contro la Germania, al primo vero tiro in porta, è andato nuovamente a segno. Oltre che disequilibrante, Hirving Lozano è anche squisitamente concreto. La prestazione con la Germania ha attirato i riflettori su un atleta nel pieno delle sue possibilità atletiche e tecniche, la cui grandezza è ancora tutta da testare.