L’Iran capolista nel girone B affronta la Spagna, in cerca di punti necessari per avvicinarsi alla qualificazione dopo il pareggio col Portogallo. Due filosofie di calcio agli antipodi, per Queiroz (c.t. portoghese degli asiatici) e Hierro
Una con tre punti, l’altra con uno: giunti alla seconda giornata della fase a gironi, facilmente si poteva associare il primo valore alla Spagna e il secondo all’Iran. Ma nessuno avrebbe mai immaginato che in realtà sono gli iberici ad essere reduci da un pareggio, col Portogallo, mentre gli asiatici hanno conquistato la vittoria nei minuti finali contro il Marocco. Risultati che rendono davvero incerti i rapporti di forza all’interno del gruppo B, in attesa di delinearsi maggiormente al termine della seconda gara. L’incontro tra Iran e Spagna è una prima volta assoluta tra queste due nazionali, che non si erano mai affrontate. Al di là di una differenza tecnica abissale, anche i precedenti geografici spingono tutti per la squadra di Hierro: l’Iran non ha mai battuto una selezione europea, la Spagna nei tempi regolamentari non ha mai perso con una squadra asiatica (ai Mondiali 2002 invece uscì ai rigori contro la Corea del Sud). Dunque, una gara che sembra già essere indirizzata, ma che le Furie Rosse non dovranno commettere l’errore di ritenerla già vinta: nel Mondiale delle sorprese, va tenuta alta la concentrazione. Anche perché la seconda uscita consecutiva ai gironi nella competizione sarebbe un’onta troppo forte da poter rimuovere.
La probabile formazione dell’Iran
Un piccolo derby, per il commissario tecnico della nazionale iraniana Carlos Queiroz, portoghese ed ex c.t. della selezione del suo paese. Non dovrebbero essere previsti cambi rispetto alla formazione che ha battuto il Marocco nella prima partita, così come resterà invariato anche l’assetto tattico: un 4-5-1 che evidenzia la necessità di compattezza tra i reparti, per tentare poi le sortite offensive magari nei finali di partita. Nella precedente uscita, l’Iran ha battuto un record singolare, essendo capace di segnare senza mai aver tirato in porta nel secondo tempo (la rete è arrivata su autogol). Insomma, se generalmente l’idea era quella di non perdere, adesso i punti conquistati legittimano ancora di più una simile disposizione. La Spagna dovrà ricorrere a tutta la sua tecnica per far saltare il fortino iraniano.
Iran (4-5-1): Beiranvand; Haji Safi, Cheshmi, Pouraliganji, Rezaeian; Shojaei, Ebrahimi, Ansarifard, Amiri, Jahanbakhsh; Azmoun. All.: Carlos Queiroz.
La probabile formazione della Spagna
La necessità di vincere, per avvicinarsi alla qualificazione, dovrebbe convincere anche Fernando Hierro a non cambiare nulla della sua Spagna che al netto di qualche passaggio ha espresso una buona prestazione contro il Portogallo. Il modulo sarà presumibilmente il 4-2-3-1, con Diego Costa a guidare l’attacco e alle sue spalle Silva, Iniesta e Isco a rifinire l’azione offensiva. L’attaccante dell’Atletico Madrid è l’uomo della provvidenza: gli unici tiri realizzati contro il Portogallo li ha tradotti in gol, e va a segno ormai da otto gare consecutive con la maglia della nazionale. A centrocampo, i due mediani saranno Busquets e Koke, mentre la linea a quattro sarà composta da Nacho, Piqué, Sergio Ramos e Jordi Alba, davanti a De Gea. Il portiere, dopo l’errore sul secondo gol di Cristiano Ronaldo, è chiamato ad un’ottima prestazione e una squadra che calcia poco in porta come l’Iran potrebbe essere l’opportunità giusta per recuperare serenità in tal senso.
Spagna (4-2-3-1): De Gea; Nacho, Piqué, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Koke; Isco, Iniesta, David Silva; Diego Costa. All.: Fernando Hierro.