Mondiali 2018 Russia, Uruguay-Portogallo. Tabarez: "Loro non sono solo CR7". Suarez: "Si scrive la storia"

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Il CT dell’Uruguay ha presentato in conferenza stampa l’ottavo di finale di Russia 2018 contro il Portogallo: "Non ci sarà solo lui, altri nove giocatori tra quelli che scenderanno in campo sono stati campioni d’Europa". Suarez: "La storia sarà scritta dalla partita di domani"

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MONDIALI RUSSIA 2018, IL TABELLONE DEGLI OTTAVI DI FINALE

E’ uno degli ottavi di finale più equilibrati in programma, la sfida tra Uruguay e Portogallo a Russia 2018 è aperta ad ogni pronostico. Da una parte la garra e la solidità di Suarez e compagni, dall’altra il talento di Cristiano Ronaldo. Soltanto una squadra proseguirà il cammino mondiale: Oscar Tabarez spera che sia il suo Uruguay. L’esperto CT è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida ai portoghesi: "Di solito cerco di non immaginare come andranno le partite – ha detto il CT dell’Uruguay -, sarebbe inutile perché la realtà è scritta dai giocatori quando l’arbitro fischia in campo. Noi abbiamo fatto il massimo per prepararci nella migliore maniera possibile, sappiamo bene che non sarà una partita semplice, ma non per questo dobbiamo perdere tempo a pensare a come andrà la gara…".

Non solo CR7

Per tutti il Portogallo è soprattutto Cristiano Ronaldo, non è della stessa opinione Tabarez: "Cristiano Ronaldo è nell’elite degli attaccanti nel mondo, ma non credo che giocheremo solo contro di lui. La partita deve essere pianificata su tutti gli avversari – ha spiegato Tabarez – considerando quella che è l’importanza che ogni singolo giocatore riveste nell’espressione collettiva. Cristiano è il leader della squadra, ma non c’è solo lui. Ovviamente non lo marcherà soltanto Godin, ma faremo un lavoro di squadra volto a limitarlo. Ma lo ripeto, ad essere decisivi sono sempre tutti i giocatori. Noi non dobbiamo pensarci troppo o essere ossessionati, la cosa potrebbe deconcentrarci e in quel caso vincere diventerebbe difficile. Un dato però è certo, nel Portogallo ci saranno in campo nove giocatori che sono stati campioni d’Europa, mi sembra una cosa molto importante. Noi stiamo bene e abbiamo il desiderio di fare qualcosa di importante, ci prepariamo da molto tempo e siamo arrivati dove volevamo".

Le squadre di calcio sono di cristallo

In chiusura Tabarez ha parlato dell’approccio personale alla partita. "Cerco di concentrarmi come sempre, non pensando a quello che succederà dopo la gara. Dobbiamo controllare le emozioni, per far sì che tutti siano soltanto concentrati sul campo. Dobbiamo essere al massimo: una volta Bilardo disse una frase che mi è rimasta impressa, ‘le squadre di calcio sono fatte di cristallo’. Quando sembra che tutto vada bene, magari capita che il capocannoniere non riesca a dormire perché ha un bambino che piange, o magari perché ha avuto problemi con la maglio o situazioni inaspettate. Noi abbiamo già utilizzato 17 giocatori su 23, ma restiamo sempre tutti concentrati al massimo per ogni evenienza. Battere il Portogallo sarebbe meraviglioso: non sappiamo se ci riusciremo, ma è una cosa possibile".

Suarez: "La storia verrà scritta dalla partita di domani"

Non soltanto Tabarez, in conferenza stampa ha parlato anche Luis Suarez, tra i giocatori più rappresentativi dell’Uruguay. Diversi i temi toccati dall’attaccante, dall’importanza della sfida con il Portogallo al rapporto con Cavani, fino alla rivalità con Cristiano Ronaldo e Pepe, affrontati parecchie volte in Liga. "Siamo tutti pronti e consapevoli dell’importanza della prova che dovremo affrontare, la storia verrà scritta dalla partita di domani. Inizialmente ci siamo prefissati l’obiettivo di andare il più avanti possibile, se vogliamo pensare di vincere il Mondiale dobbiamo essere pronti a vincere contro le squadre più forti. E noi ci siamo. Il rapporto con Cavani? Ci conosciamo da tanto tempo e giochiamo insieme in Nazionale da oltre 10 anni, non c’è rivalità tra noi, l’obiettivo di entrambi è lottare per la maglia dell’Uruguay e ottenere ciò che è meglio per la squadra. Cerchiamo di aiutarci il più possibile per il bene dell’Uruguay, non pensiamo a obiettivi a livello individuale. Cristiano Ronaldo? Sarà uno scontro diverso rispetto a quelli che viviamo in Spagna, qui giochiamo per la nostra Nazione e la sensazione diventa speciale. Pepe? E’ un giocatore che è rimasto al top per tanto tempo, ci siamo sfidati spesso quando era al Real Madrid. Ma non sarà solo una sfida tra me e Pepe, giochiamo in 11 contro 11 e in Uruguay la priorità è il collettivo". Chiusura sulla condizione fisica: "Sto molto meglio rispetto a quando il Mondiale è iniziato – ha concluso Suarez -, sono molto autocritico e fin qui non ho fatto molto. Ma i miei compagni mi hanno supportato, ho parlato con l’allenatore e sono pronto: non mi servono ulteriori motivazioni per domani".