Dopo l'eliminazione delle Furie Rosse, il capro espiatorio di stampa e tifosi è il portiere del Manchester United, che ha concluso la manifestazione con uno score di 10 gol subiti su 11 tiri
In questo Mondiale pieno di sorprese, in cui le squadre favorite non riescono a far strada, capita anche che uno dei migliori portieri del mondo sembri il peggiore. David de Gea aveva concluso la sua stagione con il Manchester United con il premio di miglior portiere della Premier League. Sin dalla prima partita in Russia, però, è sembrato un giocatore diverso. Contro il Portogallo Cristiano Ronaldo l’ha trafitto tre volte, la seconda con un tiro innocuo. Poi nessun errore clamoroso, ma l’avventura è terminata con un bilancio impietoso: 10 gol subiti su 11 tiri, rigori inclusi.
Critiche e sfottò
L'ultimo capitolo del Mondiale da incubo di de Gea è stata la lotteria dei rigori contro la Russia, che ha decretato l'eliminazione degli spagnoli. Il numero 1 del Manchester United non è riuscito a intercettare alcuna conclusione, pur avendo sfiorato il tiro di Smolov ed essendo andato vicino a salvare su Golovin. Marca, il quotidiano sportivo di Madrid, è stato ugualmente durissimo con lui. Definito, sulla base dei numeri, “il peggior portiere della storia dal 1966 a oggi”. In effetti, a partire dal Mondiale inglese, nessun estremo difensore, tra quelli che hanno giocato almeno tre partite, ha effettuato così poche parate. Ma va pur sempre considerato che il numero di queste ultime dipende da quanti tiri si subiscono. Alle critiche su basi statistiche discutibili, si aggiungono, immancabili, gli sfottò della rete.
La memoria corta dei tifosi
L’amarezza dei tifosi spagnoli ha insomma preso il sopravvento. I miracoli di de Gea su Muriel del Siviglia nell’ultima Champions League e un paio di stagioni fa contro il Liverpool in Premier League sembrano già dimenticati. Ma è da questi che il portiere spagnolo deve ripartire, per ritornare il migliore.