Il difensore della Celeste è il padrino di battesimo della figlia dell'attacante transalpino, che è molto amico anche di Gimenez, ama l'Uruguay e beve il mate, come un vero sudamericano. Ma Suarez non ci sta...
Un quarto di finale di una Coppa del Mondo è, di per sé, una partita speciale. Uruguay-Francia per Antoine Griezmann lo sarà di più. A marcare l’attaccante, il 6 luglio a Niznij Novgorod, saranno due suoi compagni di squadra nell’Atletico Madrid, Diego Godín e José Giménez. Due compagni, ma soprattutto due grandissimi amici, tanto che le Petit Diable ha scelto Godín come padrino di battesimo della figlia Mia. Ma non solo. Lo scorso ottobre, quando l’Uruguay ha ottenuto la qualificazione a Russia 2018, ad attendere all’aeroporto di Madrid i due difensori c’era proprio Griezmann, con indosso la maglia della Celeste e in mano il mate, tipica bevanda sudamericana: "È un Paese che amo, con una cultura che amo: sarà molto emozionante per me sfidarli”, ha detto Griezmann.
Le ragioni di un amore
La passione del francese per il popolo rioplatense è nata qualche anno fa, quando militava ancora nella Real Sociedad. Lì lego con l’attacante uruguaiano Carlos Bueno, che gli trasmise l’accento tipico dei locali e lo fece appassionare al Peñarol, la squadra più vincente del Paese. Un altro uruguaiano della Real Sociedad, Martín Lasarte, gli fece scoprire il culto del mate, regalandogli il primo kit per preparare la bevanda.
Suarez: "Noi siamo diversi da lui"
A guidare l'attacco dei sudamericani, però, sarà Luis Suarez, che non ha usato molti giri di parole per spiegare cosa pensa della passione di Griezmann per il suo Paese: "È francese e non sa cosa significhi sentirsi uruguaiano. Non sa chi siamo, né cosa abbiamo dovuto fare per avere successo nel calcio. Apprezza i nostri costumi e sa parlare la nostra lingua, ma il sentimento uruguaiano noi lo viviamo in modo diverso".
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