Mondiali 2018 Russia, Inghilterra eliminata: dall'illusione Trippier al tributo finale per Southgate

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Dall'illusione del vantaggio di Trippier, celebrato con un incredibile fiume di birra a Hyde Park, alla delusione per la rimonta subita dai croati per finire con l'orgoglio e la felicità di aver vissuto un sogno, grazie anche a Southgate. Ecco come hanno vissuto la semifinale e l'eliminazione i tifosi inglesi

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50 lunghi anni di attesa non sono bastati a interrompere la maledizione. Per l'Inghilterra it's time to coming home, ma ancora senza quella bramata coppa tra le mani. Un'altra spedizione fallita, sebbene questa volta la vittoria finale fosse davvero a portata di mano. Era bastato poco a superare la fase a gironi, vista la differenza tecnica con avversari come Tunisia e Panama, ma i Tre Leoni avevano mostrato comunque idee interessanti e un'ottima vena realizzativa da parte di tutti i suoi elementi, con in testa ovviamente il capitano e centravanti Harry Kane. L'attaccante del Tottenham, trascinatore anche agli ottavi contro la Colombia, ha invece poi fallito l'appuntamento contro la Croazia, spedendo sul palo il pallone che avrebbe probabilmente chiuso il discorso qualificazione. Ha però ancora 24 anni e tutto il tempo di rifarsi, prendendosi magari alla prossima Coppa del mondo il suo posto d'onore tra le leggende d'Inghilterra. Una situazione che lo paragona a quella del suo allenatore che ha dovuto aspettare 22 anni per riscattarsi personalmente e avere un volto nuovo agli occhi dei tifosi. A Euro 96 era stato infatti Southgate a sbagliare dagli 11 metri nella lotteria dei rigori contro la Germania in semifinale, condannando i suoi - padroni di casa di quell'Europeo - ad abbandonare i sogni di gloria. Anche in questo caso non è riuscito ad andare oltre e agguantare la finale ma, a differenza di allora, è uscito a testa alta, consapevole di aver dato entusiasmo e quadratura tattica a una formazione con tanto talento e poca esperienza a livello internazionale. Ha ricreato quel clima di fiducia scomparso negli ultimi Mondiali in casa Inghilterra e i tifosi si sono subito identificati in lui e con il suo stile, tanto da far finire i sold out i gilet mostati dal Ct in panchina. Il più grande ringraziamento ieri è andato a lui, salutato dagli applausi dei supporters britannici che gli hanno dedicato in chiusura un coro da pelle d'oca: "Guardando indietro alla prima volta che ci siamo incontrati non posso fuggire via o dimenticare (Looking back on when we first met, i cannot escape and i cannot forget), Southgate sei uno di noi, sei ancora qui intorno, il calcio tornerà a casa di nuovo (Southgate you're the one, you still turn me on, football's coming home again)".

"Don't look back in anger"

Diversamente rispetto a passate edizioni in cui l'Inghilterra era candidata dalla vigilia come una delle favorite al successo finale, questa volta la Nazionale dei Tre Leoni è partita con i piedi per terra e ha fatto salire il brivido lungo la schiena dei suoi tifosi in maniera lenta e travolgente. In pochi avrebbero infatti scommesso su un possibile trionfo dei ragazzi di Southgate, giudicati ancora troppo giovanI e acerbi per puntare a un risultato così prestigioso. Sarà stato forse anche per questo che, al termine dei 120 minuti contro la Croazia, tutti i tifosi inglesi hanno provato un senso di forte orgoglio e non di delusione verso i loro giocatori. "Ci hanno regalato un sogno, grazie" ha sostenuto più di qualcuno tra campo e social, ma la scena da brividi ce l'ha regalata il Lužniki di Mosca. Al fischio finale il popolo arrivato d'Oltremanica faticava ad abbandonare lo stadio, in particolare senza aver dato il meritato tributo ai propri beniamini che hanno dato tutto prima di arrendersi davanti alla squadra di Dalic. Ed è in quel momento che sugli spalti è partito un meraviglioso coro sulle note di "Don't look back in anger" degli Oasis, simbolo del successo musicale degli inglesi e dal significativo monito di portarsi dal passato solo i bei ricordi, senza mai guardare indietro con rabbia.

L'illusione ad Hyde Park

Eppure la speranza di accedere in finale non è stata riprodotta solo dalle partite e prestazioni precedenti. La grande illusione contro la Croazia è arrivata dal vantaggio immediato, architettato da Trippier con una splendida punizione che ha sbloccato il punteggio dopo meno di cinque minuti. Una rete che ha fatto esplodere di gioia la panchina inglese e i tifosi presenti allo stadio. A sorreggere Kane e compagni non c'erano solo loro però, ma un intero popolo pronto a seguire la propria Nazionale da ogni angolo del mondo. Una tensione accumulatasi con il passare dei minuti e venuta fuori al gol segnato dal terzino del Tottenham, prima che quell'espressione di felicità si trasformarsse poi in un triste volto difficile da consolare dopo l'uno-due firmato da Perisic e Mandzukic. Difficile calcolare i litri di birra volati ai cielo quando Trippier ha messo la palla alle spalle di Subasic e cambiato il parziale di gara. Ad Hyde Park la gioia è stata incontenibile, con l'alcool che è volato ovunque e ha inondato tutti. Uno spreco rimpiazzabile solamente dalla gioia di vincere un Mondiale. Non ci sono riusciti neanche questa volta, è vero, ma quest'edizione finirà senza dubbio tra i loro ricordi più belli.