Spagna, dopo Piqué anche David Silva dice addio: "Scelta difficilissima ma giusta"

Mondiali

Il centrocampista del City con la Spagna ha vinto tutto, e affida ai suoi canali social la lettera di addio: "Sono contento di tutto ciò che ho realizzato, ho vissuto e sognato in una squadra che sarà ricordata per sempre"

PIQUÉ E IL SUO ADDIO: "ORA PENSO SOLO AL BARCELLONA"

Dopo Gerard Piqué, la nazionale spagnola dice addio a un altro giocatore che l'ha fatta diventare grande: David Silva. Il centrocampista del Manchester City ha fatto conoscere la sua decisione in una lettera pubblicata sui propri profili social. Silva saluta così la Roja dopo 125 presenze e la bellezza di 35 gol, che lo hanno fatto diventare il quarto miglior realizzatore della storia della nazionale. Nel suo personale palmares il bottino della super Spagna a cavallo tra 2008 e 2012, che vinse in fila due Europei e il Mondiale in Sudafrica.

La lettera

David Silva ha così pubblicato tutte le sue riflessioni sui propri canali social, in una lettera profondamente sentita ed emozionante: "Ho passato diverse settimane di riflessione e analisi prima di prendere questa decisione di chiudere con la nazionale spagnola - ha scritto il trentaduenne Silva -. È stata sicuramente una delle scelte più difficili della mia carriera, ma ho deciso con gratitudine e umiltà”. E ancora: “Sono contento di tutto ciò che ho realizzato, ho vissuto e sognato in una squadra che sarà ricordata per sempre. Ho vissuto su un palcoscenico pieno di emozioni e sono stati tanti i momenti che mi vengono in mente, a cominciare dalla figura di Luis Aragones (l'ex Ct che ha guidato la Spagna all'Europeo 2008, ndr), un maestro che non dimenticheremo mai. Ringrazio anche tutti i miei compagni, gli allenatori che mi hanno dato fiducia e tutti coloro che lavorano per la RFEF. Voglio ringraziare poi tutta la mia famiglia per il sostegno di questi anni. E ovviamente anche i tifosi, che non mi hanno fatto mai mancare il loro appoggio e rispetto. Grazie e buona fortuna!”. Firmato David Silva. Un altro pezzo di storia della Spagna calcistica che saluta una delle nazionali più vincenti e più forti di sempre.