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Nesta: "Anni alla Lazio bellissimi, ma andare al Milan fu una grande liberazione"

Mondiali

L’ex difensore, attuale allenatore del Frosinone, si è raccontato nella sua prima diretta Instagram con Vieri: "Nelle coppe che ho vinto, ho sempre giocato le partite più importanti e al Mondiale non fu così. Hierro voleva portarmi al Real Madrid dopo un’amichevole con la Lazio"

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C’è sempre una prima volta, anche per Alessandro Nesta, che non aveva mai fatto una diretta su Instagram. L’esordio è stato con un compagno d’eccezione, Christian Vieri. L’argomento più delicato è il Mondiale 2006, in cui Nesta giocò solo le prime due gare per intero prima di infortunarsi: "Non lo sento mio al 100%. Quando ho vinto, ho giocato le partite più importanti e ci sono vittorie che sento di più; lì giocai solo due partite e un po' di un'altra. Comunque tutti contribuirono in quel gruppo, a partire dalle qualificazioni". 

La vita dopo il ritiro

Sei anni fa Nesta disse addio al calcio giocato: "Mi manca giocare. Tutti dicono di no, ma io sono stato malissimo. I primi sei mesi li presi come una vacanza, poi ero diventato insopportabile. Dopo un anno io e Materazzi infatti andammo a giocare in India: lui faceva la mezzala... Ora sono allenatore, ma sono nato giocare. In questo ruolo si hanno tante rotture, si devono fare anche cose che non piacciono però è bellissimo".

Lazio, Milan e le tre delusioni più grandi della sua carriera

La carriera di Nesta si è divisa sostanzialmente tra due club, Lazio e Milan. "All'epoca avrei detto che non me ne sarei mai andato dalla Lazio, ma sono stato contento di esser andato al Milan. Dopo un'amichevole tra Lazio e Real Madrid venne Hierro da me che voleva portarmi in Spagna, ma gli dissi che ero un calciatore della Lazio. L'ultimo anno, però, non è stato facile. Lo spogliatoio è diventato un gran casino, io ero capitano ed ero anche nel consiglio d'amministrazione, mi dovevo ocupare anche di questioni più grandi di me, delle quali a 26 anni non riuscivo a capire molto. Arrivai ad invidiare gli stranieri che erano un po' più distaccati. Andare al Milan è stata una liberazione e li sono anche riuscito a impormi in Europa" ha spiegato l’ex giocatore. Che poi ha raccontato le più grandi delusioni: "Un derby in cui ho fatto danni, io poi da romano lo sentivo ancora di più perché ci cresciamo; la finale degli Europei del 2000 e la finale di Istanbul col Milan. Mi sono fatto mille domande su quella partita".

L’attualità a Frosinone

Oggi Nesta allena il Frosinone: "Ho una bella squadra. Speriamo di ricominciare e lottare per la promozione. Inzaghi è stato bravissimo col Benevento". Ma chissà che in futuro non ci sia una panchina via dall’Italia: "Mi piacerebbe allenare anche all'estero, i due anni a Miami sono stati bellissimi. Negli Stati Uniti è un altro mondo, si tirano su gli stadi in un anno e mezzo e gli investimenti sono subito pronti".