La candidatura di Spagna e Portogallo, insieme per ospitare l'edizione dei Mondiali di calcio del 2030, ha tra i suoi protagonisti David Villa, Luis Figo e i ct Luis Enrique e Fernando Santos. Che assieme ai tifosi della penisola iberica spiegano che i due Paesi hanno un unico modo di intendere il calcio
Euro 2020, con un anno di ritardo, è pronto a partire con la sua formula itinerante, dal debutto di Roma alla finale di Wembley. Seguiranno i Mondiali di Qatar 2022, poi gli Europei del 2024 in Germania. Il trio composto da Stati Uniti, Canada e Messico ospiterà la Coppa del Mondo del 2026: battuta la candidatura del Marocco in maniera schiacciante. E l'edizione successiva? #VAMOS2030 è l'hashtag scelta da Spagna e Portogallo per la loro candidatura, assieme. I due Paesi della penisola iberica condividono lo stesso modo di vivere il calcio e hanno puntato su questo principio per autopromuoversi.
Il video con le leggende di Spagna e Portogallo
Uniti anche da un linguaggio simile, spagnoli e portoghesi hanno realizzato un video per promuovere la propria candidatura ai Mondiali 2030 coinvolgendo campioni del passato come Luis Figo e David Villa, oltre ai ct delle rispettive nazionali, Fernando Santos e Luis Enrique. Mischiati a tifosi spagnoli e portoghesi, gli ex calciatori e i due commissari tecnici ci offrono una bella lezione di lingua applicata al calcio: "In Portogallo una finta è una finta - spiega il Pallone d'Oro 2000 - e in Spagna anche". Il ripasso linguistico continua con el Guaje, sulle immagini di un "golazo de cabeza", che per i portoghesi è "golaço de cabeça". Infine i tifosi che hanno preso parte a questo video integrano la "lezione" con una componente emotiva: perché anche parole come "abrazo/abraço" e "amigo", per spagnoli e portoghesi sono un punto in comune. Proprio come il loro "vamos", che li proietta al 2030.