La Nazionale della paura e degli eroi

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Alessandro Bonan

Alessandro Bonan

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Questi ragazzi avranno paura come tutti, perché la paura esiste in ognuno di noi, è un’emozione che si manifesta più forte quando la posta in palio è alta, quando si difende per l’appunto una vita, un amore, ma anche il risultato di una partita

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È difficile, di questi tempi, nella retorica sportiva che contraddistingue ogni evento definitivo come l’impegno della nostra Nazionale negli spareggi che dovrebbero riportarci al Mondiale, parlare di paura e di eroi, quando la paura, vera, è quella che si nasconde sotto le bombe, e gli eroi, veri, sono quelli che cercano, da soli, di contrastare con coraggio una assurda, vigliacca e devastante aggressione. È difficile, qualcuno lo riterrà inopportuno, non senza delle robuste ragioni; per quanto ci siano di mezzo la patria, l’onore, la reputazione, proprio come in una guerra.

Ma se parliamo di valori, di sentimenti, e lo sport ne è pieno, allora sì, possiamo permetterci di impugnare queste parole e con un gesto sincero, farne polvere d’argento in grado di impreziosire il nostro pensiero.

 

Se un conflitto bellico è la rappresentazione del fallimento dell’uomo, la manifestazione della sua parte peggiore, quella non solo cattiva, ma cento, mille volte stupida, quando parliamo di sport, ci riferiamo invece ad uno dei nostri momenti più alti, sia dal punto di vista fisico, che morale.

 

Questi ragazzi avranno paura come tutti, perché la paura esiste in ognuno di noi, è un’emozione che si manifesta più forte quando la posta in palio è alta, quando si difende per l’appunto una vita, un amore, ma anche il risultato di una partita. Dovranno avere paura, perché questo li renderà certamente più attenti, mettendoli nelle condizioni di non sprecare con banali disattenzioni, il loro superiore talento. Sono loro i favoriti e quanto peso avranno sulle spalle.

 

È il peso, fortissimo, della responsabilità. Una parola molto bella, oggi troppo spesso trascurata, addirittura sbeffeggiata. E sapete perché? Perché comporta un individuale supplemento di fatica e di tensione a causa di un impegno preso, di una promessa fatta, verso gli altri o nei confronti di noi stessi. Un comportamento, o per meglio dire, una predisposizione morale che ci rivela, ci definisce, e che ci porta a difendere, quasi eroicamente, la nostra verità.