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Italia, Mancini: "Delusione più grande della mia carriera, il futuro? Vediamo"

Mondiali

L'allenatore della Nazionale prova a commentare la mancata qualificazione al Mondiale in Qatar: "Abbiamo fatto di tutto per vincere questa partita ma a volte nel calcio succedono cose incredibili. La fortuna si è trasformata in sfortuna. Ora la delusione è troppo grande per pensare ai prossimi mesi"

ITALIA-MACEDONIA DEL NORD 0-1

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Occhi lucidi e grandissima amarezza dipinta sul volto di Roberto Mancini al termine della sconfitta contro la Macedonia che lascia l'Italia fuori dai Mondiali per la seconda volta consecutiva dopo Russia 2018: "A livello professionale è la più grande delusione della mia carriera - dice - A volte nel calcio succedono cose incredibili e questa lo è, non dovevamo esserci qui stasera, abbiamo fatto di tutto per vincere ma poi alcune partite vanno così, è difficile adesso anche spiegare". Dalla gioia della vittoria dell'Europeo alla tristezza della notte di Palermo: "La vittoria dell’Europeo è stata strameritata giocando benissimo, poi la fortuna che ci ha accompagnato si è trasformata in totale sfortuna perché in alcune gare sono successe cose incredibili. Quando si perde bisogna saper anche soffrire. I due rigori (sbagliati ndr), ne bastava uno e eravamo al Mondiale, poi questa partita, subire il gol al 92’ sembra fatto apposta". Ed ancora sulla gara: "Cosa si può dire di una partita dove abbiamo tirato 40 volte? Abbiamo subito il gol alla fine e non sappiamo neanche perché. Non sappiamo nemmeno perché siamo arrivati fino a qui. Abbiamo vinto un Europeo e siamo rimasti imbattuti per due anni e mezzo per cui io una cosa la so: i nostri giocatori sono bravissimi. Quindi non è colpa loro o del presidente, il primo responsabile sono io. Quando si perde il primo responsabile è l'allenatore".

"Delusione troppo grande, ci vorrà tempo per smaltirla"

La vittoria dell'Europeo sembrava aver ridato lustro al calcio italiano che stava ricostruendo in vista del futuro proprio a partire dalla Nazionale di Mancini: "Questa squadra ha dei bravi giocatori e mi dispiace per loro - prosegue - Il futuro? Adesso vediamo, ora penso che la delusione sia troppo grande per parlare di futuro. A livello umano posso dire che voglio più bene ai ragazzi stasera che a luglio e per questo momento di difficoltà il mio affetto è più grande. Ora è difficile parlare dei prossimi mesi, la delusione è grandissima, ci vorrà tempo, i giocatori sono bravi e c’è speranza". Poi sull'importanza nella Nazionale nel calcio attuale: "Quando ci sono Europei e Mondiali, la Nazionale diventa importante, poi però viene un po' abbandonata, quantomeno rispetto a una volta. È un pensiero che ho da tempo, ma penso che non c'entri con la sconfitta".