
Macedonia del Nord-Italia, la prima sfida (vinta nel recupero) nel 2016: chi giocava?
Terza giornata delle qualificazioni al Mondiale del 2018. Era il 9 ottobre del 2016, la Macedonia (non ancora del Nord) combatte e ribalta il vantaggio iniziale di Belotti. Poi vinciamo grazie a un gol nel recupero. Chi c'era in quella partita? Solo cinque sono anche oggi tra i convocati in vista del playoff Mondiale

LA STORIA DELLA PARTITA - Terza giornata di qualificazioni. Italia reduce da una vittoria e un pari (con la Spagna che ci precederà nel gruppo costringendoci all'amaro spareggio con la Svezia). La prima sfida di sempre con la Macedonia... e basta (visto che la modifica costituzionale per adottare il nome di Macedonia del Nord sarebbe arrivata sono nel 2019) è durissima. A Skopje è clima infuocato.
LA PROBABILE FORMAZIONE AZZURRA
Buffon subito graziato da una traversa. Poi segna Belotti: prima da titolare in Nazionale e primo gol. Cambia tutto nella ripresa: due centri macedoni in due minuti. Il primo di Nestorovski su auto-assist di Verratti che lo lancia in porta. Il secondo di Hasani. Proprio Buffon deve salvare il possibile tris che lascia aperta la rimonta: Candreva sforna due assist per due gol di Immobile, al 75' e in pieno recupero.
Ma chi c'era quel giorno?

Mezz'ala sinistra: FEDERICO BERNARDESCHI - Suo l'assist per il primo gol di Belotti con un bel mancino da corner. Giocava ancora nella Fiorentina.

Attaccante/2: CIRO IMMOBILE - Furono per lui terzo e quarto centro assoluto in azzurro. Entrambi su assist di Candreva. Decisivo quello al 91' in pieno recupero.
E' uno dei cinque di quella partita convocati per il playoff 2022, insieme a Verratti, De Sciglio più Donnarumma e Florenzi (che non entrarono dalla panchina).

Dalla panchina: EDER - Cambio nel finale per il tutto per tutto a caccia della vittoria, che poi arriverà. Con lui in panchina c'erano anche Donnarumma, Perin, Astori, Criscito, Ogbonna, Darmian, Florenzi, De Rossi e Benassi.

IL CT, GIAN PIERO VENTURA - Sarà quella la sua quarta di sedici amarissime panchine azzurre. Culminate con l'esclusione dai Mondiali.