Mondiali 2002 in Corea e Giappone, che fine hanno fatto Byron Moreno e Ahn

Il 31 maggio 2002 si inaugurarono ufficialmente i Mondiali in Corea del Sud e Giappone. Un'edizione passata alla storia anche per gli arbitraggi di Byron Moreno e la Corea dell'Italia del Trap. Alla fine vinse il Brasile di Ronaldo il Fenomeno, che si presentò con un'a stravagante acconciatura. Una delle tante cose curiose che ancora oggi ricordiamo. Ecco i protagonisti di quel torneo...

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PAPA BOUPA DIOP (Senegal)

Al Mondiale 2002: 5 presenze e 3 gol
Il primo gol assoluto di quell'edizione fu segnato da lui, centrocampista allora in forza al Lens, che ribadì in rete sull'assist di Diouf e piegò 1-0 la Francia campione in carica all'esordio. Segnò anche una doppietta con l'Uruguay, trascinando il Senegal - esordiente al Mondiale - fino ai quarti di finale. È deceduto il 29 novembre 2020 a causa di un male incurabile

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JOHN DAL TOMASSON (Danimarca)

Al Mondiale 2002: 4 presenze e 4 gol
Oggi: è allenatore (ultimo ruolo Malmoe)

Si prende la scena anche l'attaccante danese, mattatore della fase a gironi con 4 centri. Reduce da una stagione condita da 23 reti con il Feyenoord, Tomasson fa prima una doppietta all'Uruguay e poi segna anche a Senegal e Francia. In estate sarà acquistato dal Milan e con i rossoneri lascerà il segno in Champions, con l'indimenticabile gol all'Ajax

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MIROSLAV KLOSE (Germania)

Al Mondiale 2002: 7 presenze e 5 gol
Oggi: è allenatore (ultimo ruolo da vice al Bayern Monaco)

Il 1° giugno è anche il giorno in cui inizia la storia d'amore tra la punta tedesca e la Coppa del Mondo. Nella gara inaugurale per i tedeschi contro l'Arabia Saudita (finita con un clamoroso 8-0), Klose realizza una tripletta (con tanto di capriola): saranno i primi 3 gol dei 16 totali segnati in questa competizione, numeri che lo rendono il capocannoniere all-time dei Mondiali

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GIOVANNI TRAPATTONI (Italia)

Al Mondiale 2002: 4 panchine, 1 vittoria, 1 pareggio e 2 sconfitte
Oggi: si è ritirato

Il Trap, che aveva ereditato il ruolo di Ct da Zoff, si trovò a disposizione una squadra straordinaria ma, a causa di una serie di motivi poco inerenti alle prestazioni azzurre, l'avventura al Mondiale finì agli ottavi di finale. Celebre, tuttavia, rimase la sua abitudine di benedire la panchina con l'acqua santa: "Me l’ha donata mia zia suora” disse a chi lo accusava di blasfemia

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RIGOBERT SONG (Camerun)

Al Mondiale 2002: 3 presenze
Oggi: è Ct del Camerun

Una particolarità che riguardò non solo il capitano (passato anche dalla Serie A con la Salernitana), ma tutta la rosa del Camerun. Le maglie ufficiali dei Leoni Indomabili, infatti, erano in realtà delle canotte. Per regole Fifa fu imposto loro di indossare un'altra divisa a maniche corte sotto quella ufficiale. Guidato in attacco da Eto'o e Mboba, il Camerun chiuse il torneo ai gironi

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KAZUYUKI TODA (Giappone)

Al Mondiale 2002:
Oggi: è allenatore

Rappresentante del Giappone, uno dei due Paesi ospitanti, non lasciò il segno per le sue giocate ma sicuramente per il suo look. Non l'unico taglio bizzarro della sua carriera, si presentò all'appuntamento Mondiale con un folta cresta rossa che rubò inevitabilmente l'attenzione. I nipponici vinsero il girone, ma furono poi eliminati agli ottavi

7/18

ROGER LEMERRE (Francia)

Al Mondiale 2002: 3 panchine, 0 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte
Oggi: è allenatore (ultimo ruolo Etoile du Sahel)

Ct della Francia vincitrice di Euro 2000, l'allenatore fu il protagonista di una clamorosa disfatta dei Bleus: da campioni in carica, chiusero il girone (non irresistibile, completato da Senegal, Danimarca e Uruguay) all'ultimo posto, con appena un pareggio conquistato e il record negativo di 0 gol fatti

8/18

ZLATAN IBRAHIMOVIC (Svezia)

Al Mondiale 2002: 2 presenze
Oggi: gioca nel Milan

In quell'edizione riuscì a fare il suo debutto anche un giovanissimo Ibra, all'epoca 20enne. Esordì nella terza gara del girone contro l'Argentina, entrando negli ultimi due minuti al posto dell'altra leggenda svedese Larsson, poi ne giocò 44 negli ottavi contro il Senegal, ma non riuscì a evitare l'eliminazione. A distanza di 20 anni si è aggiudicato lo scudetto con il Milan

9/18

CESARE MALDINI (Paraguay)

Al Mondiale 2002: 4 panchine, 1 vittoria, 1 pareggio e 2 sconfitte

Oltre al Trap, un altro Ct italiano fu protagonista al Mondiale 2002. Cesare Maldini, capostipite di una straordinaria dinastia calcistica, riuscì a condurre la Nazionale sudamericana fino agli ottavi di finale, dove fu poi eliminato dalla Germania. Deceduto nel 2016, quest'anno il figlio Paolo e il nipote Daniel hanno riportato il Milan sul trono d'Italia

10/18

JUNG-HWAN AHN (Corea del Sud)

Al Mondiale 2002: 7 presenze e 2 gol
Oggi: si è ritirato ed è conduttore tv

Sulla strada dell'Italia lasciò una traccia indelebile il sudcoreano classe '76. Protagonista inaspettato di quell'edizione, fu lui a segnare il golden gol agli ottavi che sancì l'uscita di scena degli azzurri. All'epoca giocatore del Perugia, il giorno dopo l'eliminazione il presidente degli umbri Gaucci annunciò che non avrebbe più giocato in Serie A

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BYRON MORENO

Al Mondiale 2002: 2 partite arbitrate
Oggi: è conduttore tv del programma "Il Fischio di Byron” (programma in cui analizza gli errori arbitrali)

A pesare sull'uscita dell'Italia fu soprattutto il discusso arbitraggio dell'ecuadoriano che sbagliò l'impossibile con decisioni che ancora oggi provocano rabbia: mancati rossi per i sudcoreani, fuorigioco inesistenti, un rosso a Totti esagerato. Coinvolto nel tempo anche in vicende giudiziarie extracampo, a distanza di 20 anni afferma ancora che quella fu una delle sue migliori 3 partite della carriera

12/18

LANDON DONOVAN (Stati Uniti)

Al Mondiale 2002: 5 presenze e 2 gol
Oggi: è allenatore del San Diego Loyal

A prendersi gli applausi in quel torneo fu anche la leggenda statunitense. Nonostante all'epoca fosse 20enne, trascinò gli Stati Uniti da vero leader. Un suo gol nel 2-0 contro il Messico valse la qualificazione ai quarti di finale, dove il cammino degli americani si chiuse contro la Germania. Donovan fu nominato miglior giovane del Mondiale

13/18

DAVID SEAMAN (Inghilterra)

Al Mondiale 2002: 5 presenze
Oggi: si è ritirato

Uno dei protagonisti in negativo fu, invece, il portiere inglese. Numero 1 dell'Arsenal, rinomato per il look con codino e baffi oltre che per le sue prestazioni, diventò decisivo ai quarti: una punizione dalla parabola complicata di Ronaldinho lo scavalcò e determinò l'eliminazione dell'Inghilterra a favore del Brasile. Dopo il ritiro si è allontanato dal mondo e oggi si diletta spesso con la pesca

14/18

FERNANDO MORIENTES (Spagna)

Al Mondiale 2002: 5 presenze e 3 gol
Oggi: è direttore settore giovanile del Racing Capri

Dopo l'Italia, anche la Spagna si trovò a recriminare per le decisioni arbitrali nei quarti contro la Corea del Sud, uno dei due Paesi ospitanti. Sul punteggio di 0-0 fu prima annullata un'autorete di Kim Tae-Young per un fallo inesistente, poi segnò Morientes ma anche questa volta l'arbitro fermò tutto giudicando incomprensibilmente uscita la palla fuori dal rettangolo di gioco. Alla fine i sudcoreani passarono ai calci di rigore

15/18

ILHAN MANSIZ (Turchia)

Al Mondiale 2002: 7 presenze e 3 gol
Oggi: è allenatore (ultimo ruolo da vice al Besiktas)

A suo modo il classe '75 turco è entrato nella storia dei Mondiali. Suo, infatti, fu l'ultimo golden gol mai realizzato nel torneo prima che la regola fosse eliminata: la sua rete, al 94' contro il Senegal, regalò la qualificazione in semifinale alla sua Nazionale. Dopo il calcio è diventato anche pattinatore artistico su ghiaccio insieme alla fidanzata, vincendo uno show televisivo e cercando di qualificarsi per le Olimpiadi

16/18

MICHAEL BALLACK (Germania)

Al Mondiale 2002: 6 presenze e 3 gol
Oggi: è procuratore e opinionista tv

Una Coppa del Mondo dai due volti quella che caratterizzò il centrocampista tedesco. Reduce da una stagione incredibile col Bayer Leverkusen (in cui perse tutto al fotofinish), trascinò i suoi compagni fino alla finale con un gol decisivo ai quarti contro gli Stati Uniti e in semifinale contro la Corea del Sud, ma un giallo di troppo (situazione analoga a quella che sarebbe accaduta a Nedved pochi mesi dopo) gli costò l'assenza dall'ultimo atto per squalifica

17/18

HAKAN SUKUR (Turchia)

Al Mondiale 2002: 7 presenze e 1 gol
Oggi: fa il tassista

A proposito di storie Mondiali, anche l'ex centravanti turco riuscì a mettere la firma su una pagina indimenticabile. Nella finale 3°/4° posto, infatti, il giocatore all'epoca al Parma (dopo un passato all'Inter) segnò quello che ancora oggi è il gol più veloce nella storia della competizione: bastarono 11 secondi per sbloccarsi contro la Corea del Sud, gara finita 3-2 per i turchi. Attualmente, dopo il mandato di arresto del presidente Erdogan, guida l'Uber negli Stati Uniti

18/18

RONALDO (Brasile)

Al Mondiale 2002: 7 presenze e 8 gol
Oggi: è proprietario (e presidente) del Valladolid e del Cruzeiro

E finiamo con l'ultimo atto che celebrò la vittoria del Brasile, al 5° Mondiale conquistato. Uomo copertina della finale e dell'intero torneo fu senza dubbio il Fenomeno che, inizialmente, si prese la scena per un bizzarro taglio di capelli (una sorta di triangolo sulla testa) e poi lasciò il segno a suon di gol. Capocannoniere del torneo, firmò la doppietta decisiva nel 2-0 conclusivo contro la Germania