Brasile, Neymar e Danilo fuori almeno fino agli ottavi. O Ney: "Momento difficile"

Mondiali

Arriva una doccia fredda per il Brasile: al termine del match vinto contro la Serbia gli accertamenti medici effettuati su Neymar e Danilo hanno mostrato danni ai legamenti laterali della caviglia destra del primo e una lesione al legamento mediale della caviglia sinistra per il secondo. I giocatori restano a disposizione ma dovranno saltare le prossime due partite della fase a gironi per tentare un recupero nell'eventualità degli ottavi di finale.

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Il Brasile dovrà giocare contro Svizzera e Camerun senza due titolari importanti nello scacchiere del commissario tecnico Tite. Stando all'esito degli esami strumentali, sia la stella del Psg Neymar che il difensore della Juventus Danilo hanno riportato una distorsione alla caviglia. Per il numero 10 della Selecao, che è uscito dal campo nel secondo tempo, riscontrati danni ai legamenti laterali della caviglia destra. Per Danilo, che al contrario del giocatore del Psg è rimasto sul terreno di gioco fino alla fine, invece una lesione al legamento mediale della caviglia sinistra. Entrambi hanno iniziato già a sottoporsi a sedute di fisioterapia per accelerare i tempi di recupero, ma la situazione andrà monitorata di giorno in giorno. L'obiettivo è poterli presentare in campo nell'eventuale match degli ottavi di finale

"Uno dei momenti più difficili della mia carriera"

Neymar su Instagram ha postato un messaggio dove esprime ovviamente tutto il suo rammarico dopo l'infortunio: "L'orgoglio e l'amore che provo indossando questa maglia è inspiegabile. Se Dio mi desse l'opportunità di scegliere un paese in cui nascere, uesto sarebbe il BRASILE. Niente nella mia vita è stato scontato o facile, ho sempre dovuto inseguire i miei sogni e i miei obiettivi. Non augurare mai del male a qualcuno, ma aiutare chi ha bisogno. Oggi è diventato uno dei momenti più difficili della mia carriera e di nuovo in una coppa del mondo un infortunio. Sì, è fastidioso, farà male ma sono sicuro che avrò la possibilità di tornare perché fare del mio meglio per aiutare il mio Paese, i miei compagni e me stesso".