Serbia, Vlahovic: "Voci di litigi negli spogliatoi? Solo fake news

Mondiali

Un Mondiale fin qui deludente quello della Serbia che dopo la sconfitta all'esordio con il Brasile non è andata al di là di un pareggio con il Camerun nel secondo match del proprio girone. Le speranze di passaggio del turno sono affidate ora al confronto con la Svizzera. Intanto in conferenza stampa si è presentato Dusan Vlahovic che cerca spazio e ha smentito le voci di liti all'interno dello spogliatoio

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Per ora quello di Dusan Vlahovic è un Mondiale complicato per non dire deludente. L'attaccante della Juventus infatti ha giocato soltanto una trentina di minuti con la Serbia contro il Brasile e il suo allenatore Stojkovic durante l'ultima conferenza stampa si è detto preoccupato per le sue condizioni facendo riferimento alla pubalgia che lo ha limitato molto anche nell'ultimo periodo di serie A con la Juventus. Venerdì si gioca la partita decisiva contro la Svizzera e l'attaccante reclama spazio: "Non c'è nessun problema tra me e il mister, ho scritto (sui social) che sono sempre pronto, anche con una gamba sola, ma se è meglio per la squadra che io resti in panchina allora non c'è problema. Tutto d'accordo con il Mister. Sono pronto a fare del mio meglio affinché la Serbia vada al turno successivo. Viviamo per questo momento e non ci resta che vincere. Possiamo promettere che daremo anche più di quanto possiamo. Se sono più forti ci batteranno ma io credo in noi".

Vlahovic: "Assurde voci di litigi nello spogliatoio"

L'attaccante bianconero ha voluto poi respingere con forza le voci di uno spogliaioio litigioso che erano circolate soprattutto sui social: "Mi dispiace molto che dobbiamo iniziare la conferenza dei Mondiali in questo modo. Parlare di qualsiasi cosa è superfluo, ma devo parlare perché si tratta di me e del mio nome… quelle cose che tutti leggiamo, vediamo e sentiamo. Non c’è bisogno di commentare su questo, è una vera assurdità. Penso che le persone che sono ovviamente annoiate, non abbiano niente da fare nel loro tempo libero perché sono arrabbiate con qualcuno o frustrate e ovviamente lavorare contro gli interessi della nazionale è la loro occupazione principale al momento. Ma siamo più uniti che mai