Italia, Mancini: "Ct Nazionale? Pentito dell’addio, tornerei. Vorrei vincere un Mondiale"

ITALIA

Dall'addio alla Nazionale fino al futuro dell'Italia: intervistato da La Gazzetta dello Sport l'ex Ct Roberto Mancini è tornato a parlare della sua esperienza in Azzurro. E su un suo possibile ritorno ha aggiunto: "Si torna sempre dove si è stati felici"

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"Si torna sempre dove si è stati felici, a Coverciano stavo da dio", con queste parole Roberto Mancini, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato di un possibile ritorno come Ct dell'Italia. L'allenatore italiano nell'agosto del 2023 ha rassegnato le dimissioni come Commissario Tecnico, una scelta che però a posteriori non ripeterebbe: "Non sentivo più la fiducia di prima. Se io e Gravina avessimo parlato di più in quelle settimane, e anche prima, per chiarire certe situazioni, non sarebbe successo nulla. Ho sbagliato, a volte capita di fare degli errori. Se avessi fatto una scelta diversa oggi, chissà, saremmo ancora insieme, per provare ad andare al Mondiale. E magari dopo aver vinto l'Europeo, per tentare la doppietta. Io di nuovo in panchina? Non so quello che succederà e non è il momento di entrare in certi discorsi".

"Mi piacerebbe vincere un Mondiale"

Dopo il suo addio l'Italia ha deciso di puntare su Luciano Spalletti come nuovo Ct, ma la sua esperienza sulla panchina dell'Italia è già terminata. Ora gli Azzurri sono terzi nel Gruppo I di qualificazione ai Mondiali 2026, alle spalle di Norvegia e Israele, e la paura di non qualificarsi per la terza volta consecutiva è sempre più grande tra i tifosi. "Io sono convinto che ci siano tutti i mezzi necessari per essere al Mondiale fra un anno - ha detto Mancini -. Anzi, sono abbastanza sicuro che ci andremo: a sentire certi discorsi sembra che siamo già fuori. C'è troppo pessimismo, ma sono le cose negative quelle che fanno notizia e fanno parlare. Mi sarebbe piaciuto e mi piacerebbe vincere un Mondiale". Sulla vittoria dell'Europeo e i giovani ha poi aggiunto: "Europeo un miracolo? Sicuramente qualcosa di molto particolare. Che oggi il calcio italiano non sia quello di venti o trent'anni fa è vero. Non diamo abbastanza spazio ai giovani. Non riesco a capire come Pafundi non giochi in Serie A. Finalmente Fazzini ha giocato un po' di più, mi piace molto Liberali e Lucca può diventare un ottimo centravanti".

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