Ancelotti: "Sogno una finale mondiale Italia-Brasile"
l'intervistaIntervistato da 'La Gazzetta dello Sport', il ct del Brasile, Carlo Ancelotti, ha espresso un desiderio: sfidare l'Italia in finale, durante i prossimi Mondiali. "Spero che riesca a qualificarsi. Deve qualificarsi. E sinceramente penso che ce la farà. Poi ci diamo appuntamento in finale"
Dopo esattamente 30 anni passati ad allenare e vincere trofei con i club di tutta Europa, Carlo Ancelotti ha deciso di sperimentare un'esperienza da commissario tecnico di una Nazionale, quella brasiliana. Un incarico che l'ex allenatore di Milan e Real Madrid vive con grande passione, nonostante la pressione di un popolo che vuole tornare sul tetto del mondo. "Ci chiedono di vincere il Mondiale e quello proveremo a fare. Il digiuno per il Brasile dura da troppo tempo, giustamente vogliono la sesta coppa", dice Ancelotti a 'La Gazzetta dello Sport'.
"Il mio lavoro è cambiato, devo osservare di più"
Il ct verdeoro si è dovuto calare in una realtà e un modo di lavorare quasi completamente sconosciuto, dato che l'unica esperienza con una Nazionale lo vide ricoprire il ruolo di vice di Arrigo Sacchi sulla panchina dell'Italia dal 1992 al 1995. "Ora devo osservare di più" – spiega Ancelotti – "Vivo in diretta il campionato brasiliano e a distanza quelli europei visto che abbiamo una serie di collaboratori sparsi per il nostro continente. In questi mesi abbiamo seguito una sessantina di giocatori, è un lavoro diverso. E mi piace".
Sul gruppo del Brasile: "Una lieta sorpresa"
Ancelotti ha speso parole molto positive per il gruppo che si è formato nello spogliatoio verdeoro, che lo fa tornare indietro nel tempo. "L’ambiente è completamente diverso da quello di un club: in ritiro si gioca a carte, si sta insieme, si chiacchiera, i telefoni sono in secondo o terzo piano, c’è molta disciplina. I veterani tirano il gruppo e i giovani si adeguano non solo senza problemi ma con entusiasmo. C’è veramente una bella atmosfera." L'allenatore del Brasile continua: "Non voglio sembrare romantico o nostalgico ma mi sembra di essere tornato indietro ai tempi della mia Roma, quando ci spostavamo in treno perché Liedholm non amava gli aerei. Penso sia una questione di cultura condivisa, e poi tutti parlano la stessa lingua, cosa fondamentale che aiuta a unire il gruppo. Non c’ero più abituato ed è molto bello, una lieta sorpresa“.
Sul Mondiale e sull'Italia: "Le favorite sono le solite, l'Italia deve lottare"
Il ct si è espresso anche sui prossimi Mondiali, in cui potrebbero esserci sorprese all'orizzonte: "Le favorite sono le solite. Francia, Spagna, Inghilterra, Germania, Argentina, Portogallo. Ma occhio, con 48 squadre ci saranno sicuramente sorprese. Domani giochiamo con il Senegal che ha battuto 3-1 l’Inghilterra, sono fortissimi. Così come il Marocco che sta facendo benissimo. Bisogna essere pronti e preparati“. Parlando dell'Italia, invece, Ancelotti ha detto: "Spero che riesca a qualificarsi. Deve qualificarsi. E sinceramente penso che ce la farà. Poi ci diamo appuntamento in finale: saremmo tutti felici, gli italiani, i brasiliani e io in particolare. A livello emozionale per me sarebbe meraviglioso".