Spagna Inghilterra 2-3: doppio Sterling e Rashford, colpo dei Tre Leoni a Siviglia

Successo della Nazionale di Southgate all'Estadio Benito Villamarín nel gruppo 4 della Nations League: due reti di Sterling intervallate da Rashford valgono il 3-2 inglese, sconfitta casalinga che la Spagna non incassava da 15 anni. Inutii i guizzi di Alcácer e Ramos nella ripresa. L’Inghilterra si porta a quota 4 punti, due in meno della Roja che spreca il primo match point per accedere alla Final Four

SPAGNA-INGHILTERRA MINUTO PER MINUTO

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SPAGNA-INGHILTERRA 2-3

16' e 38' Sterling (I), 30' Rashford (I), 58' Alcácer (S), 97' Ramos (S)

Spagna (4-3-3): De Gea; Jonny, Ramos, Nacho, Alonso; Thiago, Busquets, Saúl (57' Alcácer); Aspas (57' Ceballos), Rodrigo (72' Morata), Asensio. Ct: Luis Enrique

Inghilterra (4-3-3): Pickford; Trippier (85' Alexander-Arnold), Gomez, Maguire, Chilwell; Barkley (76' Walker), Dier, Winks (90' Chalobah); Sterling, Kane, Rashford. Ct: Southgate

Ammoniti: Dier (I), Ramos (S), Winks (I), Maguire (I), Jonny (S), Ceballos (S)

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Come risponde l'Inghilterra? Southgate lamenta le difficoltà realizzative di Sterling e Kane, coppia che tuttavia figura dal primo minuto a Siviglia. Nel 4-3-3 giocano quindi Pickford in porta, Trippier e Chillwell terzini  mentre Gomez e Maguire trovano spazio nel cuore della difesa. A centrocampo fiducia per Dier accompagnato da Winks e Barkley, tridente offensivo che contempla i già citati Sterling e Kane oltre a Rashford. Tre Leoni obbligati a fare punti per evitare lo spauracchio retrocessione in Nations League
- di luca.cassia
Formazioni ufficiali a partire dalla Spagna rigenerata dall'avvento di Luis Enrique, Ct che conferma il 4-3-3 di partenza con De Gea tra i pali. Difesa a quattro che premia Jonny e Marcos Alonso sugli esterni, Sergio Ramos e Nacho al centro. Mediana stellare con la presenza di Busquets a dare equilibrio, occhio alla qualità di Thiago e Saul. Davanti trovano spazio lo scatenato Aspas ed Asensio ai fianchi di Rodrigo nelle vesti di centravanti. Assenti Isco e Diego Costa per infortunio
- di luca.cassia

Oltre 50mila spettatori all'Estadio Benito Villamarín per la sfida del gruppo 4 della Nations League tra Spagna e Inghilterra, già avversarie a Wembley nel primo atto vinto 2-1 in rimonta dalla Roja. La Nazionale di Luis Enrique domina a punteggio pieno il girone con 6 punti, ben 5 in più dei Tre Leoni di Southgate confinati in coda con la Croazia

- di luca.cassia
La Spagna ha vinto tutti e quattro gli ultimi match contro l'Inghilterra in casa con un "aggregato" di 6-0. L'Inghilterra, al contrario, ha vinto solo in tre occasioni delle ultime tredici volte in cui le due nazionali si sono affrontate (3 vittorie, 3 pareggi, 7 sconfitte), raccogliendo solo un successo negli ultimi sette incontri. L'ultimo portiere inglese a tenere la porta imbattuta in un match fuori casa contro la Spagna fu Peter Shilton nel marzo 1980 quando le Furie Rosse si imposero per 2-0. L'ultima vittoria della nazionale dei Tre Leoni in Spagna risale al febbraio 1987 sotto la guida di Bobby Robson: Gary Lineker segnò le quattro reti che determinarono il risultato finale di 4-2. La Spagna è imbattuta in casa nelle ultime 38 partite ufficiali. L'ultima sconfitta risale al giugno 2003 contro la Grecia, 5609 giorni fa. L'Inghilterra è senza vittorie nelle ultime quattro gare ufficiali disputate (1 pareggio e 3 sconfitte). Gli inglesi collezionarono 5 partite senza successi nell'ottobre 1992 sotto la guida del Ct Graham Taylor.
- di Redazione SkySport24

Altro che talismano dell’invincibile Spagna, piuttosto il teatro della riscossa inglese. Clamoroso trionfo dei Tre Leoni all’Estadio Benito Villamarín, sconfitta casalinga in gare da tre punti che la Roja non incassava da 38 partite e ben 15 anni (contro la Grecia nelle qualificazioni a Euro 2004). Luis Enrique spreca il primo match point per accedere alla Final Four della Nations League, competizione che riserva piuttosto una sorpresa nel gruppo 4 dove l’Inghilterra espugna 3-2 Siviglia e riapre i giochi nel girone. Se i padroni di casa non perdevano nei tempi regolamentari dal 2-0 dell’Italia di Conte agli Europei del 2016, gli uomini di Southgate vendicano con gli interessi lo stop di Wembley realizzando tre reti in 45 minuti alla corazzata spagnola. Inutile la riscossa dei padroni di casa nella ripresa. Per definire le gerarchie del raggruppamento si dovranno attendere le ultime sfide di novembre, quando la Spagna farà tappa a Zagabria mentre l’Inghilterra ospiterà i croati a Londra.

Inghilterra show, tre gol in 45 minuti

Match point della Roja per accedere alla Final Four della Nations League, competizione che ha registrato solo vittorie per Luis Enrique: avvento eccezionale quello del nuovo Ct, votato al 4-3-3 dove trovano spazio Jonny (esordiente dal primo minuto) oltre allo scatenato Aspas e Asensio. Stesso modulo per Southgate, chiamato ad espugnare lo stadio-talismano della Spagna affidandosi al tridente con Sterling, Kane e Rashford. Avvio favorevole ai padroni di casa per possesso palla e chance: Thiago Alcantara sfiora il gol dopo quattro minuti, una manciata di secondi più tardi è invece Marcos Alonso a divorarsi il vantaggio negato da Pickford. Superato lo shock iniziale, l’Inghilterra adotta un pressing corale che guasta le trame della Roja concedendo solo una sterile supremazia territoriale. È da una ripartenza che nasce l’1-0 di Sterling, rete in pochi tocchi propiziata dall’intuizione di Rashford dalla sinistra: 3° gol in 46 caps per l’attaccante del Manchester City, talento che non segnava in Nazionale addirittura da tre anni. Alla mezz’ora il bis è una fotocopia del vantaggio inglese: se nella prima occasione la copertura in ritardo era di Alonso, stavolta è Jonny a lasciarsi sfuggire Rashford imbeccato da Kane nelle vesti di assist-man. Il capitano inglese non segna ma propizia un altro passaggio vincente, quello che vale il 3-0 di Sterling: Dier serve il capitano in area, piattone al volo per il compagno appostato al centro che deposita in rete. Spagna in ginocchio dopo 45 minuti, amnesie difensive punite senza pietà dalla sorprendente Inghilterra.

Non bastano i soliti Alcácer e Ramos

Luis Enrique non stravolge la formazione all’intervallo e registra una buona reazione dei suoi uomini: Saúl due volte e soprattutto Asensio cercano la porta di Pickford, tuttavia sono proprio i cambi a raddrizzare il match. Dentro Ceballos e Alcácer, attaccante scatenato in Bundesliga (un gol ogni 12 minuti con il Borussia Dortmund) e pure in Nazionale dopo la doppietta in amichevole segnata al Galles. Momento magico per lui ribadito al primo pallone toccato: suo il colpo di testa su corner di Asensio che riapre la gara, 9° centro in 15 partite ufficiali con la Roja. A contribuire all’assalto spagnolo provvede pure Pickford, protagonista di una leggerezza quasi sfruttata da Rodrigo che reclama un penalty negato dall’arbitro Marciniak. La girandola di cambi e ammonizioni anticipa un altro squillo di Asensio e un finale all’assalto della Spagna: Alonso si arrende alla traversa, Ramos colpisce di testa quando il cronometro è praticamente esaurito. Colpo dell’Inghilterra che riscrive il proprio destino in Nations League, competizione che riserva invece il primo ko della gestione Luis Enrique.