Nazionale, prove generali per l'Inghilterra: 4-3-3 o 3-5-2?

ITALIA

Giorgia Cenni

Venerdì sera a San Siro arriva l’Inghilterra, 439 giorni dopo la notte di Wembley e con in mezzo l'andata in Nations League finita 0-0 lo scorso giugno: la palla, ora, passa agli attaccanti azzurri

RASPADORI: "CON L'ITALIA PER COSTRUIRE QUALCOSA DI GRANDE"

Dopo il sos lanciato da Mancini sull'assenza di gol italiani - e le riflessioni che porta sul futuro del nostro calcio - la palla passa a loro, gli attaccanti. Gli unici in grado di cambiare lo spartito con i gol. Venerdì sera a San Siro arriva l’Inghilterra, 439 giorni dopo la notte di Wembley. In mezzo, l'andata in Nations League finita 0-0 lo scorso giugno. Dove l'Italia ha creato ma non ha saputo concretizzare. Ed ecco che torna il tema del gol. Noi che per tradizione siamo un Paese di attaccanti dobbiamo tornare ad essere riferimento con il nostro "Italian Style". In copertina Giacomo Raspadori, ormai Jack per tutti. Perché è un 2000, perché ha accolto l’ invito di Mancini a nuove sfide, ha lasciato il Sassuolo ed è andato a Napoli. Perche là davanti può fare più ruoli.

 

Sognare qualcosa di grande a San Siro

A Coverciano senza Pellegrini e Politano, con Frattesi, Esposito e Gabbiadini prove generali verso la Scala del Calcio. Mancini ragiona sul 4-3-3 oppure 3-5-2 per adattarsi alle tendenze di A. Sognare qualcosa di grande a San Siro. Nella settimana della fashion week per tornare di moda e belli come un anno fa senza pensare al Qatar. Aspettando di rivedere i nostri attaccanti italiani protagonisti sulle passerelle del nostro calcio.